Tuttosport, basket. Quando la palla scotta, la Grissin Bon c’è: batte in volata Venezia, dopo Milano e Trento. E anche a Cremona si era esaltata nel finale.

Rimantas Kaukenas
Rimantas Kaukenas

VANNI ZAGNOLI

REGGIO EMILIA.

Quando la palla scotta, la Grissin Bon c’è allora può davvero sperare di raggiungere la prima finale scudetto. Una tripla di Kaukenas a 3” dalla fine evita i supplementari, Reggio ha veramente nervi saldi, affiorati già con Milano all’andata, a Cremona e con Trento. Aggancia Venezia al secondo posto con il terzo successo di fila, complice l’espulsione di Peric al 37’. Le triple in avvio del croato Peric e dell’ex Ress portano la Reyer sull’8-2 al 2’, Reggio in un attimo si rilancia sul 17-10. Senza Cervi, Menetti inserisce solo per una manciata di azioni Chikoko, arrivato dalla Zimbabwe, via Germania. Il break di 8-0 orogranata ribalta il match, Della Valle rimette in carreggiata Reggio grazie a tre liberi dopo il fallo di Nelson a metà campo sulla sirena. In regia Stone resta a secco, Ruzzier gli subentra e recupera subito tre palloni sulle disattenzioni reggiane. Il play 22enne realizza al quarto d’ora la tripla che rilancia i veneti e, quando anche Goss colpisce da tre, Venezia trova il massimo vantaggio sul 25-33. Cinciarini e Della Valle frenano l’emorragia, pur forzando troppi tiri in area. Reggio si sveglia con le triple di Diener e Polonara (38-40), sorpassa al 25’ con Lavrinovic (44-43).

Quattro punti consecutivi di Peric firmano il controsorpasso lagunare, senonchè la stessa ala croata si fa fischiare un tecnico per proteste. Reggio ne approfitta per il +4 al 28’, con un magistrale coast-to-coast di Federico Mussini. Nel quarto finale, Peric stoppa Della Valle e riporta la Reyer avanti (55-56), eppure perde palla per l’aggressività a tutto campo di Lavrinovic. A 3’ dalla fine Hrvoje Peric realizza una tripla siderale (60-59), poi zittisce il PalaBigi e viene espulso per il secondo fallo tecnico: dopo la sua “bomba” zittisce il pubblico ironicamente, gli arbitri non glielo perdonano. Recalcati perde il miglior marcatore (in sala stampa neanche se la prende), ma Goss estrae dal cilindro la “bomba” che vale il +1 orogranata. Nel minuto finale Lavrinovic autografa il 67-65 con un gioco da tre. Con 10” rimasti, Spencer Nelson raccoglie il rimbalzo chiave e realizza il 67 pari. I biancorossi però hanno l’eterno Rimas Kaukenas, a 38 anni si prende il tiro decisivo, è un gioiello dall’arco, approfittando della scivolata di Stone, ma è perfetto lo schema su rimessa laterale disegnato da Menetti. L’ultimo tentativo di Viggiano non raggiunge il ferro, Venezia è al secondo stop in 7 gare.

“Siamo stati troppo nervosi”, ammette Recalcati, battuto dal 40enne Menetti, il coach più giovane della serie A. “La sua zona – obietta l’allenatore di Reggio – ha fatto in modo che ritardassimo a prendere ritmo, nella ripresa abbiamo ripagato Venezia con la stessa moneta, senza concederle alcun contropiede. Decidono i 27 punti concessi all’Umana negli ultimi due quarti, le abbiamo levato la confidenza sotto canestro”.

Per i playoff tornerà Cervi, Reggio si rilancia come antiMilano. L’ex Ortner gioca appena 7’, Venezia paga la giornata balorda di Stone e del lituano Dulkys.

GRISSIN BON-UMANA 70-67

REGGIO EMILIA: A. Cinciarini 6 (3-6 0-2), Diener 9 (0-5 2-5), Kaukenas 15 (3-6 3-6), Polonara 11 (3-3 1-5), D. Lavrinovic 15 (7-10 0-4); Mussini 5 (1-1 1-3), Della Valle 6 (1-3 0-2), Silins (0-2 0-1), Chikoko, Pini 3 (1-1). All. Menetti.

VENEZIA: Stone (0-2 da tre), Goss 9 (0-3 2-4), Dulkys 2 (1-1 0-2), Peric 20 (6-15 2-2), Ress 6 (1-4 da tre); Ruzzier 7 (2-3 1-4), Viggiano 5 (2-3 0-3), Jackson 6 (1-3 1-3), Nelson 11 (2-3 1-4), Ortner 1 (0-1). Ne Ceron, Semionato. All. Recalcati.

Arbitri: Lamonica, Di Francesco, Aronne.

Note: i parziali 20-18, 32-40, 55-52; da 2: R 19-37, V 14-32; da 3: R 7-28, V 8-28; liberi: R 11-13, V 15-21. Rimbalzi: R 40 (9 off, 8 Polonara), V 38 (7 off, 7 Stone). Perse R 14 (Kaukenas 6), V 13 (Peric
4); Rec R 5, V 9. Assist: R 14 (Cinciarini 6), V 16 (Goss 5). 5 falli: Silins. Espulso Peric al 37’ (doppio fallo tecnico). Spettatori 3500.

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