Calcio. La speciale fiscalità del Principato favorisce il Monaco: l’anno scorso ha versato 50 milioni di euro alla Francia, considerato che i club della Ligue1 pagano il 75% delle tasse

montecarloEra l’estate 2013 e l’A.S. Monaco ritornava nella Ligue1, la massima  serie transalpina. La Federazione calcio di Parigi evidenziava immediatamente che il regime fiscale privilegiato vigente nel Principato cozzava contro la normativa, approvata in primavera, che statuiva esclusivamente la partecipazione di club con sede effettiva in territorio francese. Una disposizione prevista allo scopo di non creare sperequazioni tra le diverse squadre.

La vantaggiosa fiscalità monegasca permetteva infatti di ingaggiare giocatori che avrebbero percepito emolumenti cospicui senza subire una rilevante decurtazione tassativa. Ricordiamo nel medesimo periodo anche le decisioni del governo socialista in materia fiscale che provocarono la plateale protesta di Gerard Depardieu che chiese la cittadinanza russa. La dirigenza dell’A.S. Monaco rispose che l’accordo con la Lega calcio francese non poneva ostacoli giuridici su tale versante.

La questione è stata definitivamente risolta nel 2014 mediante una convenzione che garantisce al club del Principato di mantenere la sede sociale in loco in cambio del versamento di 50 milioni di euro allo stato francese. Un compromesso che esclude la tassazione del 75% imposta invece alle altre squadre d’oltralpe e riconosce in un certo senso la specificità del sistema paese Monaco.

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