Volley. Camillo Placì racconta don Tonino Bello: “Ogni lungo viaggio comincia con un piccolo passo”

uid_6f1622e268f02536e38a5f4c2b6e81ee1380056937759_width_996_play_0_pos_561_gs_0Di Vanni Zagnoli e Salvatore Occhiuto

Camillo Placì, pugliese, classe 1956, è un allenatore di pallavolo.  Ha guidato varie squadre di club dalle serie inferiori all’A1 dove nella stagione 2011-2012 è approdato sulla prestigiosa panchina di Modena, a seguito dell’esonero di Gulinelli. Una straordinaria esperienza con le nazionali assistente della Russia (2006-2007), della Bulgaria (2008-2010) di cui è divenuto head coach fino al termine delle Olimpiadi di Londra 2012. Attualmente è vice di Nikola Grbic, tecnico della Serbia.

Un eccezionale incontro ha deciso il corso della sua esistenza a livello personale e professionale. Come molti giovani meridionali ha studiato in seminario dove conobbe il suo mentore e guida spirituale don Tonino Bello, vescovo di Molfetta. Era un momento difficile della sua vita. Aveva 11 anni e suo padre era morto da poco. Don Tonino gli insegnò la pallavolo.  Attraverso la pratica agonistica compiva la sua missione di apostolato. Puntava sul concetto di gruppo, sul vincere nel rispetto dell’avversario, sull’osservanza delle regole nello sport come nella società.

Placì alla vigilia della semifinale olimpica tra Bulgaria e Russia ai Giochi di Pechino 2008 ricordò una celebre frase di don Tonino: “Ogni lungo viaggio comincia con un piccolo passo”.

Un cammino infinito da Ugento, cittadina pugliese in cui iniziò la carriera di allenatore fino alla capitale cinese con la Bulgaria che conquistò il podio, terza, medaglia di bronzo.

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