Gattuso: “Ho più di 100 partite da allenatore”. Il dg Fassone: “Non è un traghettatore”. Il ds Mirabelli: “Noi calabresi…”

Con Rino Gattuso, a Sassuolo, con la primavera

Da Milanello, Carnago, Vanni Zagnoli

La seconda volta in vita nostra a Milanello è per la presentazione di Gattuso, sala stampa quasi esaurita, mancavano però grandi firme, come Franco Ordine de Il Giornale.

Era impossibile riprendere la conferenza stampa, ci siamo limitati a pochi video prima e dopo.

Qualche frase appuntata, di Ringhio.

“Ho più di 100 partite da allenatore, debutto in A ma non sono così inesperto. I problemi erano a Creta, portai uno staff di 5-6 persone e non vennero pagate, misi in difficoltà le famiglie. A Pisa c’era grande sofferenza, si ragionava con il borsone in macchina per cercare un campo da allenamento. Qua è il paradiso, con strutture incredibili. Rispetto a Montella, che ama il palleggio dal basso, proveremo verticalizzazioni negli ultimi 20-30 metri. Quando c’è da soffrire, mostreremo di saperlo fare. Con il Benevento sarà come in finale di coppa del mondo. Mi sono sentito con Berlusconi, resta la gratitudine per l’uomo che è. Fra i giocatori il più simile a me è Kessiè, molto più esplosivo, con gol nelle gambe, all’Atalanta era devastante”.

“Da calciatore, dopo 3 partite che sbagliavo dicevano che ero uno scarpone, ma restando ore più degli altri a lavorare ho resistito per 18 anni, vincendo molto, è la mentalità da trasportare qui. Adesso non leggo più i giornali, mi concentro sul lavoro quotidiano. Non sono un calcolatore, a gennaio compio 40 anni, sfrutto questa chance. Non vado in ospedale prima di mettere i punti…

Le mie squadre prendono pochi gol.

Andrè Silva resta richiestissimo in Europa”.

Fra i grandi ex, rossoneri, Seedorf e Inzaghi non sono stati confermati. “Sono il 10 e il 9, io che ero l’8 spero di non fare la stessa fine. Capitano resta Bonucci. Non mi interessa con chi si esce un giocatore, in campo mettevo la gamba anche per il compagno con cui non mi trovavo. In queste ore si sono fatti vivi Terim e Sacchi, Capello e Ancelotti, Cannavaro: “Picchia duro”, il ritornello. Ieri sera in una foto mi hanno vestito da gomorra. Questa maglia pesa, quando si perde deve bruciare, a Milanello quando succede ci dev’essere un’atmosfera da funerale. Mi sentirei traghettatore se mancassero 4-5 gare, non con 72 punti a disposizione”.

“Devo imparare a contare, comunque sono migliorato. Se qualche parola di troppo arriva ai giocatori, fa parte del mio essere, è vietato essere permalosi, io pane e pane e vino al vino. Vivo sempre molto le partite, diciamo che provo lo stesso formicolio. Il primo allenamento è stato aerobico, sul 70-80%, domani sarà ad alta intensità, muscolare, prepariamo la partita sull’avversario”.

Il ds Mirabelli è pure calabrese: “Ho un ottimo rapporto, con Rino, abbiamo una visione simile del calcio”. Gattuso replica: “Per la verità io sono rimasto per 20 anni a Gallarate, ne ho passati solo 12 in Calabria, più lumbard che calabrese”.

Ancora Mirabelli, sull’addio di Montella: “Ho uno splendido rapporto con Vincenzo, ci siamo sempre confrontati su ogni questione lavorativa. Anche ieri abbiamo parlato di quanto non è andato, nel momento dell’esonero. Abbiamo 23 gare per vedere un’anima nella squadra. Con lui abbiamo sempre condiviso tutto. Era e rimane un ottimo allenatore”

Leave a reply