Gazzetta del Sud, basket. Lo sgomento di Gennaro Di Carlo: “A Reggio niente ha funzionato. Siamo da prime 8, anche senza 2”

Gennaro Di Carlo Coach di Capo d'Orlando (foto Ciamillo)
Gennaro Di Carlo (Orlandina): foto Ciamillo

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Gennaro Di Carlo lascia esterrefatti, in un timeout dopo un terzo di gara è molto animato e animoso, è strano. Perchè la Betaland sul parquet dei due volte vice campioni d’Italia ha fatto anche troppo, senza Nicevic e Delas.
“E saremo in emergenza per un po’ di tempo – racconta il coach paladino – e io vorrei molto di più. Non vedo nulla di positivo, a caldo, in questa serata, magari fra 48 ore ci ripenserò”.
Mah, Capo era a -5 a 3’ dalla fine, ha mancato come tante squadre di medio livello di giocarsela sino allo scadere sul campo più difficile d’Italia, anche più di Milano.
“Ma io non mi accontento, non avrei firmato per questo -10, siamo sempre arrivati per secondi, è sempre mancato qualcosa, la palla recuperata, il rimbalzo decisivo, la tripla che ci rilanciasse”.
Non è bastato il contributo di Flavio Fioretti, per 4 anni viceallenatore a Reggio. “Ci ha descritto la Grissin nei particolari, i padroni di casa hanno grandi valori e talenti, compreso Stefano Gentile, ma noi abbiamo alzato di molto l’asticella, quest’anno”.
Anche troppo. “Ma si prova a restare fra le prime 8”.
Certo, però il PalaBigi non era il parquet giusto, con tutti quegli italiani, con i 3500 scatenati. E’ mancato completamente l’ex Diener.
“Per lui era una partita molto particolare, ha un carattere sensibile, Menetti ha preparato una staffetta che l’ha imbrigliato”.
I gialloblù erano partiti con un +6, non sono mai davvero usciti dalla partita. “Ma in doppia cifra abbiamo solo tre uomini, altre volte ne mettevamo insieme 5”.
Incontentabile, insomma, questa Capo all’inseguimento della seconda qualificazione in coppa Italia. La panchina era corta, ovvio, è mancata la tenuta fisica, lucidità, ma la forza di Reggio anche sottocanestro è notevole. “E non ci dovevamo arrendere così, persino le statistiche ci puniscono”.
Menetti retrocedette, con Reggio, 10 anni fa. Adesso è secondo solo a Milano. “E adesso andiamo – sorride coach Di Carlo -, perchè a casa abbiamo 22 gradi. Anche solo per questo Capo è magica”. Touchè.

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