Il Gazzettino, il 2-0 del Napoli a Nizza. Il potenziale degli azzurri è addirittura da semifinale, la speranza è che arrivi almeno il primo quarto di finale della storia. Sarri cambia regolarmente i 3 centrocampisti

Duello fra Jorginho e Ghoulam durante la gara (corriere.it)

Vanni Zagnoli
Dopo 5 eliminazioni negli ultimi 7 anni, il calcio italiano porta ai gironi di Champions la terza squadra. In 20 anni di preliminari, aveva subito altre 4 eliminazioni, dunque il passaggio del turno non era affatto scontato. Tre anni fa il Napoli perse 3-1 con Benitez, a Bilbao, dopo l’1-1 del San Paolo, con i francesi è molto più facile. Per il 2-0 d’andata e il dominio anche a Nizza. La squadra della Costa Azzurra è più fragile dei baschi, sul piano difensivo, una settimana fa aveva costruito 3-4 pallegol, rischiando però di subire il terzo, nel ritorno combina poco, finchè la sfida è aperta.
Nel primo tempo concede la bellezza di 11 tiri, solo Mertens per la verità inquadra lo specchio. Recupera palla sulla trequarti, penetra da sinistra, calcia sul primo palo e Cardinale con una mano mette in angolo. Lo svizzero Favre delinea il 4-2-3-1, anzichè il 4-3-1-2, è Walter a fare l’esterno alto a destra. Solo Saint-Maximin produce qualche accelerazione a sinistra, nel primo tempo si salva anche Dante, per la personalità. Ghoulam e Insigne dominano a sinistra, l’azzurro si produce in una volata di 50 metri, roba da Neymar. Le opportunità sono per Callejon e Koulibaly, Mertens (due), Insigne e di nuovo per lo spagnolo.
Alla ripresa, Balotelli ne combina una delle sue, proverbiali. Ha un braccialetto, lo deve coprire con un polsino bianco, non è abbastanza e dovrà togliere tutto e uscirà fischiato, intanto lascia la squadra in 10 per 40” e proprio in quel mentre i nizzardi prendono gol. Insigne lancia sulla sinistra Hamsik, lo slovacco di prima centra basso per Callejo, l’interno destro è preciso. Lì i rossoneri dovrebbero segnarne 4, neanche avvicinano la rimonta, anzi
Mertens si libera al limite e calcia a giro in rasoterra, la palla picchia sul palo e torna in campo. La strategia di Favre di giocare stretto e bloccare il gioco campano a centrocampo fallisce, concede opportunità a Insigne e al subentrato Zielinski. Al Nizza restano la superiorità nel possesso palla e un paio di parate di Reina, a partita decisa, con la propulsione anche di Sneijder. Nel finale il raddoppio di Insigne, alla 50. rete nel Napoli, in combinazione di Ghoulam. Poi la traversa di Lees-Melou, su azione di Marcel.
La qualificazione vale 30-40 milioni, questo Napoli vale potenzialmente una semifinale, con calendario favorevole, anche senza rinforzi. L’Allianz Riviera tifa sino al termine, con cori anche italiani. I sostenitori di casa alla vigilia avevano infastidito i giocatori del Napoli sotto l’albergo, due anni fa ci furono incidenti in amichevole, perciò le tifoserie sono rimaste a casa da entrambe le trasferte.
Gli azzurri sono gli unici ad avere passato le forche caudine estive e ad avere vinto anche la prima di campionato. “Abbiamo sempre imposto il nostro calcio – osserva Callejon -, meritiamo i grandi palcoscenici”. Sarà la 3^ Champions dell’èra De Laurentiis, arriverà il primo quarto di finale?

Nizza-Napoli 0-2
GOL: st 2′ Callejon, 43′ Insigne.
NIZZA (4-2-3-1): Cardinale 6,5; Soquet 5,5, Le Marchand 6, Dante 5,5, Jallet 6; Tameze 5 (21’ st Lees-Melou 5,5), Seri 6; Walter 5,5 (33 st Marcel 5,5), Sneijder 5, Saint-Maximin 7; Balotelli 4,5 (32’ st Ganago 5,5). All. Favre.
NAPOLI (4-3-3: Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol 6,5, Koulibaly 7, Ghoulam 7; Allan 6,5 (25’ st Rog 6,5), Jorginho 6,5 (40’ st Diawara sv), Hamsik 6 (17’ st Zielinski 6,5); Callejon 7, Mertens 7, Insigne 7,5. All. Sarri.
Arbitro Skomina (Slovenia) 7.
Note: ammoniti Seri, Lees-Melou e Koulibaly per gioco scorretto. Angoli 4-7. Spettatori: 35 mila. Recupero: pt 1’, st 2’.

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