Il Gazzettino, atletica. Tortu va ai mondiali con un 20″34 sorprendente e un leggero infortunio. “Negli ultimi 30 metri avevo finito le forze”. Trost quarta: “Rivolevo l’1,94”. Meeting di buon livello, a parte i 100

Il milanese Filippo Tortu arriva quarto, ma vicinissimo al 2°

Vanni Zagnoli

Bella, l’unica tappa italiana della Diamond league di atletica. Super Filippo Tortu, discreta Alessia Trost. 20”34 a distanza di due anni dall’ultimo 200 metri è un risultato eccellente per il milanese non ancora 19enne, si presenta secondo sul rettilineo, quasi si spaventa e perde due posizioni, è quarto. “Sono partito molto forte – racconta -, negli ultimi 30 metri avevo finito le forze”. Festeggerà a cena con i compagni di classe.
Trost sbaglia a 1,85 e due volte a 1,91. I romani la applaudono con convinzione, lei si consulta con papà Tamberi verso l’ultimo tentativo e riesce a valicare l’asticella. L’1,94 per la pordenonese è ancora troppo, esce e non va a podio, 4^ a pari merito. E’ sulla buona strada, aveva rinunciato alla tappa di Eugene.
“Ho provato in gara cose che in allenamento mi vengono – spiega – l’1,94 si può fare. Arriverò anche all’1,98. Gianmarco Tamberi ha ripreso ad allenarsi: niente promesse, eppure speriamo di essere a Londra”. Vince la russa Lasitskene, campionessa del mondo.
Erika Furlani (mamma senegalese, Fiamme Oro Padova) sbaglia il primo tentativo a 1,88, viene eliminata a 1,91, chiude ottava. Un tocco di nordest arriva anche dalla vicentina Gabriella Dorio, per una premiazione.
L’atmosfera allo stadio Olimpico è magica, nonostante molti vuoti: la scritta Golden gala Pietro Mennea sulle tribune rende omaggio al primatista europeo dei 200.
Nei 400 donne, 6^ Pedroso, davanti a Caravelli, entrambe con il primato stagionale. Kipruto si conferma il re delle siepi, con il mondiale stagionale, mentre i 100 sono mediocri e il successo va all’inglese Ujah, davanti al più accreditato Vicaut. Buoni il triplo femminile con la venezuelana Rojas davanti a Ibarguen e a Rypakova e i 400, con l’americana Hastings brillante, e gli 800, con l’immancabile Kszczot. Il tedesco Roehler, neoprimatista mondiale del giavellotto, e Aries Merritt sui 110 ostacoli sono vincitori annunciati. Nell’asta, Stefanidi vince con 4,85 e fallisce il record del mondo. L’olandese Schippers colpisce non solo per gli addominali e l’avvenenza, domina i 200. Come la connazionale Hassan sui 1500, con Margherita Magnani brava, al di là del 16° posto. La chiusura è degna, con Obiri, sui 5mila femminile, al 5° risultato della storia. Dalle tribune, lo spettacolo è degno del calcio. E il pubblico a livello della media delle gare interne della Lazio.

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