Il Gazzettino, Bologna. Morta per farsi un video al volante, a 170. La romena aveva 25 anni, andava dai genitori, nel Varesino. Il precedente del 19enne caduto dalla Pietra di Bismantova arretrando, per farsi un selfie

Foto da Quotidiano.net

Vanni Zagnoli
Bologna
E’ morta a 25 anni, per farsi un video al volante, a 170 chilometri orari. L’ebbrezza dell’alta velocità le è costata la vita: sognava quel momento, da mostrare alle amiche, non potrà farlo perchè non c’è più.
Venerdì sera, Ana Maria Ahmeti, romena, stava guidando in Autosole, pochi minuti prima delle 22. Viveva a Bologna, nel quartiere della Barca, vicino allo stadio Dall’Ara, assieme al fidanzato. Un minuto prima dello schianto si fa il video, il cellulare riprende la strada e il cruscotto, la velocità è da panico, appunto 170. La sua Punto grigia si scontra con il new jersey, viene rimbalzata per alcuni metri e finisce ribaltata, uccidendo sul colpo la ragazza dell’est e tutte le sue speranze.
Sull’utilitaria è da sola, diretta verso Varese, a salutare i genitori. Non ci arriva perchè all’altezza di Calcara, frazione di Crespellano, quella distrazione le fa perdere il controllo dell’auto, unita alla velocità pazzesca. Interviene la polizia stradale e nel telefonino trova il filmato. Attorno non c’è grande traffico, è tutto tranquillo, con poche auto in transito. Fa tutto da sola, presa dall’euforia per l’alta velocità, l’impatto con l’asfalto è tremendo, muore sul colpo. Per estrarla dall’abitacolo intervengono i vigili del fuoco e gli uomini del 118, ma ogni soccorso è vano. Brandelli di carrozzeria e parti del motore finiscono sulla corsia nord dell’A1, investendo altri 4 veicoli. Chi era a bordo chiama i soccorsi, rendendosi subito conto della situazione disperata.
Viene in mente la tragedia di Denny Faraboni, il 18enne morto sulla Pietra di Bismantova, sull’Appennino Reggiano, per farsi un selfie. Due mesi fa, era indietreggiato troppo, sino a perdere l’equilibrio e a cadere nel dirupo caro ai fidanzati della zona e a chi lo sceglie per levarsi la vita.
Ana Maria era venuta dalla Romania come tante connazionali, in cerca di fortuna. Per guadagnare molto di più rispetto a quanto fosse nelle sue possibilità a casa. Fra l’altro la sua Punto era tirata ai limiti, i 170 non sono una velocità da quel tipo di vettura. Bastava una persona accanto a lei a fare quel video, guidare con una mano a quella velocità è davvero autolesionistico.

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