Il Gazzettino. Il Bologna vince con tre assist di Verdi, neocapitano. Mazzarri non va oltre il pari a Reggio. La tripletta di Quagliarella alla Fiorentina, con due passaggi al bacio di Ramirez. Le veronesi travolte, Pecchia vicino all’esonero, Di Carlo e Reja fra i papabili

Simone Verdi e Andrea Costa durante la gara al Dallara (goal.com)

E’ stata anche la domenica di Quagliarella (tripletta alla Fiorentina), della cinquina della Lazio sul Chievo, del ritorno al gol di Berardi dopo 10 partite ma anche del probabile esonero di Pecchia, superato 3-0 al Bentegodi dal Crotone.
L’allenatore del ritorno in serie A del Verona non è più difendibile dal ds Fusco, a fine partita un migliaio di tifosi gialloblù resta davanti alla tribuna per contestare. I calabresi segnano su punizione al 3’, con Barberis: “Ha qualità – conferma Zenga -, dovevo insistere con lui”. Il calcio piazzato è determinato dal fallo inutile di Bruno Zuculini ai 25 metri, l’argentino sarà espulso dopo un’ora per intervento pericoloso su Stoian: è al terzo cartellino rosso stagionale. Fares non è un terzino, i rinforzi Matos e Petkovic non sono in condizione e anche Valoti fatica. Nel Crotone Budimir parte dalla panchina, piace il nuovo acquisto Benali. Un colpo di testa di Caracciolo sbatte sul palo e poi sul braccio di Trotta, Rocchi va a vedere le immagini e non assegna il rigore al Verona perchè il tocco è involontario. Romulo sbaglia il pari, Pecchia all’intervallo leva un centrale, Heurtaux, per Pazzini, quasi sempre incredibilmente sacrificato, sono allora i pitagorici a raddoppiare, con il bell’assist di Ricci per Stoian. Il tris è sempre di Federico Ricci, al ritorno a Crotone, dove fu uomo promozione. Finisce con il Bentegodi a schernire Pecchia (“Fabio Fabio”), tecnico mai amato, scivolato a 5 punti dalla salvezza. In tribuna c’era Di Carlo, fra i papabili.
Grandina anche sull’altra veronese, il Chievo, comunque a +6 sulla zona retrocessione. La Lazio riparte come prima della sosta, con la manita, e il Var chiamato in causa due volte è finalmente amico. A metà tempo segna Luis Alberto, servito da Marusic, ma il tocco decisivo in autogol è di Bani. Pareggia subito Pucciarelli, lanciato da Radovanovic, esce Immobile per problemi muscolari e torna Felipe Anderson, in buona condizione. Il 2-1 è di Milinkovic, con assist di Parolo, poi Lulic tocca (lievemente) Stepinski, Abisso fischia il rigore, ci ripensa rivedendo le immagini. Milinkovic-Savic fa doppietta a metà ripresa e di nuovo il Var leva i dubbi, sull’offside. Nel finale a bersaglio Bastos (altra deviazione, di Tomovic, con la schiena) e Nani.
A Genova, Quagliarella segna alla mezzora con un controllo a liberarsi di Pezzella, gli altri due gol sono su assist di Ramirez: è il miglior cannoniere della A con 123 gol; il 3-1 della Fiorentina è di Sanchez. A Reggio, Torino avanti con Obi al 26’ su punizione di Falque, pareggia il Sassuolo con Berardi al 54’, l’aggancio è splendido. Il Bologna abbatte il Benevento con tre assist di Verdi: due su punizione, per Destro e De Maio, e poi per Dzemaili, rientrato dal Canada.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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