Il Gazzettino, Bonucci: “Dovevo spostare gli equilibri, per ora non sono riuscito. In Svezia per fare risultato”. E’ il più pagato della serie A, con Higuain, con 7,5 milioni, ma li vale? E’ rinato anche senza il motivatore, grazie agli amici. “Le due giornate di squalifica mi hanno permesso di lavorare”

Bonucci con la moglie Martina Maccari (gossipblog.it)

E’ un Bonucci nuovo, ovvero antico, tornato ai livelli dei 7 anni juventini, dopo mesi difficili, anche del Milan.
Leonardo ha 31 anni, è il regista, azzurro e rossonero. “Imposta l’azione da dietro – evidenziava Eusebio Di Francesco -, in questo è unico”. Imposta l’azione e così leva pressione dal playmaker vero. Bonucci è anche mister errore gratuito (come Chiellini) eppure forse il miglior difensore italiano dopo Cannavaro, nel top 11 dell’ultima Champions. Leo si ritrova nel 2-0 del Milan sul Sassuolo e a Reggio Emilia racconta, a lungo, il suo “coming back”, direbbero gli americani.
In realtà è stato fuori solo in estate, nei preliminari di Europa league, e adesso per le due giornate di squalifica. Sino a due anni fa aveva un motivatore, Alberto Ferrarini, conosciuto a Treviso, stavolta risale grazie agli amici di Viterbo e alla moglie Martina, pisana. Venerdì, a Solna, conterrà Guidetti (scandinavo di famiglia ferrarese) e gli altri attaccanti scandinavi. “Diamo il massimo – racconta il centrale – e anche oltre, per portare l’Italia al mondiale. La Svezia è un’ottima squadra, l’ha dimostrato nel girone, andremo per far risultato e chiudere il discorso, lunedì a Milano. Abbiamo un gran gruppo, ricco di talento, basta togliere pressioni. La difesa a tre? Ho sentito Ventura, è il ct a decidere la formazione”.
Il Milan è a 13 punti dal Napoli, ha 6 squadre davanti, lo scudetto è andato. “E’ mancata l’amalgama, ripartiamo dalla prestazione del Mapei. È bello vedere l’affiatamento, come dopo i gol. Occorre un salto in avanti come personalità. Difendiamo meglio, quando si gioca da tanto tempo in reparto è più facile. Miglioriamo l’intesa come singoli, per fare la differenza di squadra”.
In fondo anche i rossoneri hanno il loro Dybala, da un mese persino migliore del rivale. “Suso è fondamentale in entrambe le fasi, anche quando c’è da recuperare palla: un talento unico, studiato da avversario. Anche Dybala con il mancino fa quel che vuole, è un passo avanti perché ha giocato più partite in Europa: Suso recupererà”.
Per Bonucci, è sempre questione di personalità. “Averla significa anche mettersi a disposizione dei compagni, così si crea gioco armonioso. Le pressioni esterne intimoriscono, dobbiamo liberarcene e pensare a noi”.
Leo è il più pagato della serie A, guadagna 7,5 milioni, come Higuain: troppi, per questi mesi. “Non sono stato all’altezza del mio passato alla Juve e in Nazionale, mea culpa. Due buone partite non fanno la differenza, devo continuare così, dimostrare tutti i giorni di essere tornato: l’espulsione e le due giornate di squalifica consentono di mettere benzina e togliere pressioni, per il passaggio estivo, con esame di coscienza interiore. Mi ero creato troppe aspettative, faccio un passo indietro, forse la mia presenza era stata presa come un peso. Dovevo spostare gli equilibri, per ora non riesco”.
Neanche Montella, licenziabile subito, se Conte potesse lasciare subito il Chelsea e accettasse di subentrare, come ad Arezzo e all’Atalanta. “Al Milan tanti giovani di talento devono liberarsi dalle pressioni esterne, fare qualcosa di importante si può. La Juventus è diversa dal Milan, nei 6 scudetti il gruppo giocava a memoria. A Torino mi prendevo responsabilità pur non da capitano, la società affidandomi la fascia mette pressione su di me e sulla squadra”.
L’addio alla Juve resta misterioso, come per Conte. “Con il dg Marotta resta un grande rapporto, si è conclusa una parte di carriera per cose che sarebbe poco carino, non da signore, dire pubblicamente, ma è grazie alla Juve che sono stato premiato a Londra”.
Vanni Zagnoli

Related Posts

Leave a reply