Il Gazzettino, Champions league, il 4-2 del Napoli al Benfica. Lusitani disorientati, Julio Cesar a vuoto, il martellamento azzurro ha successo, Allan è il migliore. Rilassamento finale

L’ex interista Julio Cesar è in grave crisi

Vanni Zagnoli
E’ una grande e bella squadra, il Napoli. Gioca a poker con il Benfica, capace peraltro di chiudere con dignità, sul 4-2, grazie a due errori campani. Forse non vincerà il terzo scudetto, perchè la Juve è predestinata al 6° di fila e a chissà quanti, considerato il budget di casa Agnelli, l’abilità di Marotta e Paratici, però in Europa è da quarti di Champions. Mai ottenuti, perchè con Bianchi uscì per mano del Real Madrid negli ottavi e con il padovano Bigon al primo turno, a Mosca, ai rigori. C’era Maradona, un quarto di secolo fa, adesso il profeta è Marek Hamsik, 101 gol azzurri. Il Napoli è grande perchè Sarri l’ha ingigantito, più bravo di Mazzarri e Benitez, difende bene e attacca con gagliardia, come faceva anche lo spagnolo, mentre il tecnico del Watford ripartiva, giocando alla sperindio con Cavani.
L’accompagnamento dell’azione è musicale, fasce e interno, corto e lungo, fantasia e forza. Applausi dal San Paolo. Il Benfica ha perso 8 finali europee, dalla maledizione magiara di Bela Guttman, l’allenatore vincitore di due coppe dei Campioni, mezzo secolo fa. Il Portogallo è campione d’Europa, il Porto ha eliminato la Roma, lo Sporting Lisbona martedì ha vinto, i rossi invece crollano, confusi dal fraseggio maestoso del Napoli. Bel collettivo, ritmo alto e soluzioni avvincenti, il sarrismo è poesia, ma c’è anche tanto del dg Giuntoli. Il più assatanato è Allan, che portò l’Udinese al preliminare di Champions. Il resto è rumba di esterni, con Mertens trattenuto da Lisandro al limite dell’area, per raddoppiare nella serata vesuviana. Il belga la piazza sotto la traveresa, da Maradona, sorprendendo Julio Cesar. Due minuti dopo, Callejon viene sgambettato dal portiere dei due triplete interisti: rigore trasformato da Milik, che per una sera non fa il Pipita; il Pipita più continuo, ma il polacco a 22 anni è un campioncino in fieri. I lusitani crollano di schianto, segna anche Mertens. Il Napoli è primo e quasi qualificato. Cantano i meridionali, è la rivincita del Sud, cinema puro. Milik sbaglia la cinquina, ma chi se ne f… L’unico errore di Jorginho, ex primattore del Verona, aziona il 4-1 di Guedes. Ghoulam non chiude e segna anche Salvio, protagonista europeo. Infine Reina esce a vuoto, brividino.

Napoli-Benfica 4-2
GOL: 20’ pt Hamsik; st 6’ Mertens, 9’ Milik rig, 13’ Mertens, 25’ Gonzalo Guedes (B), 41’ Salvio.
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol sv (11′ pt Maksimovic 6,5), Koulibaly 7, Ghoulam 6; Allan 7,5, Jorginho 6,5, Hamsik 6,5; Callejon 7 (24’ st Insigne 6), Milik 6,5, Mertens 7 (38’ st Giaccherini sv). All. Sarri.
BENFICA (4-4-2): Julio Cesar 4,5; Almeida 5 (36’ st Gomes sv), Lindelof 5, Lisandro 5, Grimaldo 5,5; Semedo 5, Fejsa 5, A. Horta 5 (11′ st Salvio 6,5), Pizzi 5; Mitroglou 4,5, Carrillo 4 (22’ st Gonzalo Guedes 6,5). All. Rui Vitoria.
ARBITRO: Brych (Germania) 6,5.
Note: ammoniti Lisandro Lopez, Julio Cesar, Carrillo e Feisa per gioco scorretto; Reina per comportamento non regolamentare. 40mila spettatori. Angoli 6-0. Recupero: pt 1’, st 4’.

Vanni Zagnoli

A cura di Francesco Delendati

A cura di Francesco Delendati

 

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