Il Gazzettino. Condizioni disperate per Julia Viellehner, la triatleta investita da un tir sull’Appennino forlivese. L’allenatore Stecher: “Ha raggiunto il traguardo”

Julia Viellehner (bayernwelle.de)

Vanni Zagnoli
Non ci sono speranze perchè si salvi Julia Viellehner, la campionessa di triathlon coinvolta in un incidente stradale, sempre in bicicletta. L’allenatore ne ha annunciato su facebook la morte, dall’ospedale Bufalini di Cesena fanno notare che ancora non è deceduta, ma è in condizioni gravissime. “Dal punto di vista clinico è ancora viva”, chiarisce l’ufficio stampa del nosocomio romagnolo. Sarebbe però questione di ore, a quanto trapela.
Julia ha 31 anni, era rimasta travolta due lunedì fa da un tir al passo delle Forche, sull’Appennino forlivese, lungo il collegamento fra Galeata a Strada San Zeno.
Nell’impatto la sua bicicletta in carbonio è rimasta agganciata alla ruota posteriore del mezzo pesante, venendo trascinata per una decina di metri: spezzandosi, è stata la bici a ferire gravemente Julia a una gamba. Secondo i rilievi dei carabinieri di Meldola, non era finita sotto le ruote del camion, anche per questo in un primo tempo le sue condizioni non sembravano disperate. Si erano però aggravate rapidamente, per i profondi tagli riportati. I medici le avevano amputato entrambe le gambe, per provare a salvarle la vita, non è bastato.
Domenica 14, Julia era stata seconda al triathlon di Cervia, in provincia di Ravenna. Era rimasta in Romagna per qualche giorno di vacanza e anche per preparare la stagione, perciò era uscita in bici per un allenamento, assieme al compagno e a un amico.
E’ l’allenatore Tom Stecher a dare la triste notizia, su facebook: “Ci vediamo al traguardo!”, erano le sue ultime parole, prima di ogni gara. Gli ultimi giorni sono stati lunghi e duri, Julia ha lottato sino alla fine. I medici non hanno lasciato nulla di intentato e lei ha sentito tutto il vostro affetto e sostegno”. Si riferisce ai fans. “Si sarebbe commossa profondamente a leggere tutti i post. Per questo vi ringrazio e vi porto nel cuore. Lei ha raggiunto il traguardo e ci aspetta lì”.
La tedesca aveva in programma anche la partecipazione alla Nove Colli di ciclismo, la classica delle gran fondo con partenza e arrivo a Cesenatico, disputata domenica.
Era stata campionessa mondiale di duathlon (corsa, ciclismo e ancora corsa), nel 2013 e nel 2015. Era soprattutto una specialista del fondo, si era fatta onore in parecchie mezze maratone e l’anno scorso in Germania era stata seconda nel triathlon nazionale, ovvero nuoto, ciclismo e corsa. Aveva speranze di gareggiare alle olimpiadi di Tokyo 2020, il sogno è stato spezzato nell’impatto con quell’autocarro. Era molto social, teneva un blog e si faceva fotografare spesso, in gara e anche in allenamento. In Germania, il suo sorriso e i suoi capelli bianchi e raccolti mancheranno a molti appassionati del running.

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