Il Gazzettino. Evani traghetta l’under 21, aveva allenato solo il San Marino, in C, prima di entrare in federazione. Il bronzo mondiale under 20, il Milan e le sfide a Koeman. Che diventa ct dell’Olanda, dopo una carriera da 8,5 da centrale ma da 6,5 in panchina. L’esonero all’Everton, dopo il 3-0 di Reggio, dall’Atalanta

Ronald Koeman (stadiosport.it)

Metà stagione, eppure è tempo di nomine, fra traghettamenti e subentri. Evani va all’under 21, per due partite, mentre Koeman si prende l’Olanda, la nazionale migliore d’Europa, nel rapporto trofei-abitanti ma reduce da due mancate qualificazioni, a Europei e mondiali. Alberigo e Ronald sono stati anche avversari, quando erano bandiere di Milan e (l’orange) di Ajax, Psv e Barcellona.
Bubu Evani guiderà gli azzurrini nelle amichevoli di marzo, con la Norvegia a Perugia, giovedì 22, e in Serbia, a Novi Sad, martedì 27, per consentire a Di Biagio di dedicarsi solo all’Italia, aspettando la nomina di Roberto Mancini o Conte, di Ancelotti o Ranieri. Evani ha 55 anni, è stato ct dell’under 18, 19 e 20, con cui ha conquistato il bronzo mondiale in Corea del Sud, meritando l’inserimento nello staff di Ventura. Nei 13 anni di Milan passò dalla serie B, come esterno sinistro, difensivo e poi a centrocampo, a vincere tutto, poi il quadriennio alla Sampdoria, 6 mesi alla Reggiana e la chiusura alla Carrarese. In nazionale venne valorizzato da Sacchi solo nel triennio che portò al mondiale di Usa ’94, in cui partì titolare. Lasciò a 35 anni, restò per 11 annate nel settore giovanile del Milan, con un’unica escursione, nel San Marino, in C2. Poi le avventure con le nazionali, complessivamente da 6,5.
Nel maggio del ’92, Rambo Koeman trasformò la punizione che impedì alla Sampdoria di giocarsi ai rigori l’unica finale di coppa dei Campioni della storia, irripetibile. Vialli sbagliò occasioni, Mancini non era in gran serata, ma i blucerchiati resistettero a Stoichkov e compagni, sino a quel siluro. Del quale abbiamo chiesto al rosso ex libero a Reggio Emilia, dopo il 3-0 buscato dall’Everton con l’Atalanta, in Europa league. “Sono passati 25 anni – chiosava il possente centrale, che aveva iniziato da centrocampista -, sono vecchio”. Non era serata, non è stata annata, tant’è che al ritorno i blues hanno peggiorato, 1-5, ma in panchina Koeman non c’era più. Dei Paesi Bassi fu vice appena smise, al mondiale del ’98, poi Barcellona, assistente e B (come le seconde squadre che Tommasi vuol portare in C), Vitesse e Ajax, Benfica e Psv, Valencia e Az Alkmaar, Feyenoord e Southampton. Con il compianto Rinus Michels, è stato l’unico olandese campione nazionale sia da calciatore che in panchina. Carriera da 9 in campo (primo a Euro ’88), da 6,5 da allenatore.
Il mercato è chiuso ma sempre aperto. Il Milan si è accordato con il mancino Strinic, della Sampdoria, ex Napoli, che a giugno si svincola. Marchisio a 31 anni potrebbe lasciare la Juve: “Ho ancora due anni e mezzo di contratto, ma se dovessi essere ceduto accetterei solo l’estero”. Ha trascorso l’intera carriera a Torino, escluso un anno a Empoli.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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