Il Gazzettino, gli Europei di nuoto. Altre 5 medaglie per l’Italia: 3 argenti: di Paltrinieri sui 1500, di Sabbioni sui 100 dorso e Ilaria Bianchi nei 200 farfalla. I bronzi veneti, è la prima medaglia internazionale per Margherita Panziera

Simone Sabbioni (gazzetta.it)

Manita di podi, agli Europei in vasca corta di Copenaghen, per l’Italia. Sono d’argento Paltrinieri sui 1500, dietro l’ucraino Romanchuk (e questa è una delusione), Sabbioni, sui 100 dorso (con record italiano) e Ilaria Bianchi nei 200 farfalla. I bronzi sono veneti, con il padovano Luca Dotto nei 50 sl e la trevigiana Margherita Panziera, signora impresa sui 200 dorso.
Dotto da Camposampiero, dunque, è terzo in 20”78, a 12 centesimi dall’argento, dal britannico Benjamin Proud, mentre l’oro va al russo Vladimir Morozov, in 20″31. Ultimo della finale Marco Orsi. Il carabiniere Dotto, tesserato per Larus Viterbo, ritocca il personale per quattro volte, sui 50 stile, fra staffette e qualificazioni, e a 27 anni ripete il bronzo di Istanbul 2010, nei 100 stile.
“Questa medaglia – racconta – ha un significato molto alto -, soprattutto se si valuta una finale con cinque atleti sotto i 21”. E’ stata una delle finali più veloci della storia, ho azzeccato una grande gara: migliorare di quasi mezzo secondo su questa distanza è qualcosa di incredibile e significativo verso la stagione in vasca da 50 metri. Ho fatto tutto alla perfezione”.
Come Margherita Panziera, a 22 anni alla prima medaglia internazionale. Nativa di Montebelluna, si allena a Roma con Gianluca Belfiore e porta l’Italia al primo podio in specialità. Stampa un 2’04”43, con una prova in crescendo, precedendo di 19 centesimi la britannica Greenslade. E’ ai 150 metri che inizia a pensare al podio, l’oro è per la triolimpionica ungherese Hosszu in 2’01”59, davanti all’Zevina. Margherita canta per diletto, è fidanzata con Simone Ruffini, oro mondiale due anni fa, nella 25 km di fondo. “Non me l’aspettavo – dice -, anche se in mattinata mi sentivo bene. L’eliminazione di Ustinova mi aveva fatto sperare nella medaglia e in effetti stavo persino raggiungendo le prime. Devo ancora lavorare nella subacquea, comunque questo bronzo significa che lavoro bene”.
A Riccione aveva levato il record italiano a Federica Pellegrini, facendo oltre un secondo meglio di ieri.
A proposito, la divina è settima, nei 100 stile, ma non si può parlare di delusione. A Dublino 2003, a 15 anni, arrivò in semifinale, due anni fa fu quinta, come ai mondiali di Windsor, nel 2016, stavolta chiude in 52″97. Vince l’olimpionica olandese Kromowidjojo. “Le prime toccano intorno ai 51 secondi – racconta la campionessa di Spinea -; l’obiettivo era la finale, ripartiremo da questo risultato. E’ stata una bella finale, mi sono divertita. C’era il massimo della velocità mondiale, sono onorata di aver nuotato vicino a tante grandi. Per la medaglia serviva un miracolo”.
Sui 1500, il titolo va a Misha Romanchuk, compagno di allenamenti di Paltrinieri, a Ostia. Il carpigiano viene da due mesi in Australia e tornerà là. Perde di 8”, l’ucraino si migliora di uno, chiude in 14’14”59, lontano 6” dal record mondiale di Israele 2015, firmato da Greg. Anche Paltrinieri è lontano, con 14’22”93, pur restando in testa sino a metà gara. Dai 500 il nostro deve guardarsi dal norvegese Christiansen, che si avvicina sino a due secondi, per finire a tre e mezzo. Quattro anni fa, in Danimarca fu appena 8°. “Ho dato quanto ho al momento – spiega -, tenendo la nuotata il più fluida possibile. Dopo 6 anni a Ostia, voglio sperimentare, cresco come uomo”.
Entusiasma l’argento di Simone Sabbioni, 21 anni, riccionese da pochi mesi a Verona, a fianco di Federica, negli allenamenti. Tocca nei 100 dorso in 49”68, dietro solo al 17enne russo Kolesniko, a 7 centesimi dal record mondiale. Terzo il romeno Glinta. “Migliorare di tre decimi è pazzesco – dice il romagnolo -, non ero arrabbiato per la staffetta, volevo solo divertirmi con i consigli di Matteo Giunta”.
Incredula anche Ilaria Bianchi, 27 anni, seconda sui 200 farfalla, 5 anni dopo l’oro nei 100 e allora la prima italiana campionessa mondiale in vasca corta, in assoluto. L’oro è della tedescha Hentke, la bolognese arriva a 70 centesimi, in 2’04”22, mentre il bronzo è della francese Grangeon. Ottava Stefania Pirozzi.
Arianna Castiglioni è in finale nei 100 rana, Martina Carraro esce per un centesimo. I 100 misti sono ancora di Katinka Hosszu, davanti a Sjostrom, i 200 vanno al tedesco Heintz. Sui 100 rana, record europeo per il russo Prigoda, Scozzoli si qualifica con il quarto tempo, Martinenghi da 8°. Nella 4×50 sl femminile, oro all’Olanda in 1’33”91. L’Italia era 6^, è squalificata per il cambio anticipato da Elena Di Liddo. Delusione, dunque, anche per Ferraioli, Raco e Pellegrini.
Vanni Zagnoli

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