Il Gazzettino, Inghilterra-Italia 3-2. L’under 21 piace ma in difesa è fragile. Andrea Conti è anche fortunato, raddoppia Di Francesco, per gli inglesi anche due legni. Parigini incide meno di Petagna

Benassi trascina anche in Inghilterra

Vanni Zagnoli
E’ una bella under 21, ha qualità, fisicità, autorevolezza, manca giusto tenuta difensiva, così arriva il 3-2 allo scadere. C’è molto dell’èra Di Biagio regista dell’Italia uscita ai quarti di Francia ’98, con il suo rigore sulla traversa. Il ct era Maldini, la brillantezza azzurrina è degna proprio del ciclo di Cesarone, tre Europei e due olimpiadi, con i quarti raggiunti a Barcellona ’92. Senza Berardi e molti altri talenti, l’Italia conduce a lungo, si fa raggiungere dopo un’ora però in Inghilterra è già molto essere stati davanti.
A Southampton il clima è emozionante, con la banda e i tamburi incessanti, roba che in serie A ci sogniamo. E’ la Brexit, bellezza? Gli inglesi vincono nulla da un terzo di secolo, vantano due titoli giovanili negli anni ’80, una finale e 5 semifinali. L’Italia sta decisamente meglio e questo biennio è di un azzurro molto intenso. Il vantaggio britannico è in avvio, il pareggio pronto, autorete di Galloway sul tirocross di destro di Andrea Conti: l’atalantino è da grande d’Europa, ha il rendimento di Donati alle finali con Mangia ct, 4 anni fa. Il sorpasso è opera di Federico Di Francesco, destro ravvicinato; alla ripresa la traversa di Gray e il palo di Hughes. Barreca è il miglior azzurrino, chiude però male sul pari, complice la mancata uscita in pressing di Mazzitelli. Il ritmo si abbassa, Gollini (Aston Villa) compie un solo miracolo, su Watrome. Subentra Parigini (Chievo), senza guizzi. Nè il triestino Petagna (Atalanta) era stato migliore. Allo scadere l’angolo da sinistra di Ward-Prowse, Cerri sbaglia, Chambers gira di testa e Gollini si arrende al tapin.
INGHILTERRA-ITALIA u21 3-2: pt 6’ Gray, 13’ Conti, 28’ Di Francesco; st 15’ Baker, 48’ Stephens.

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