Il Gazzettino. Islanda, fiaba continua. I geyser eliminano l’Inghilterra e domenica incroceranno la Francia. Sono più Danimarca ’92 che Grecia 2004 o Costa Rica ’14

 

Inghilterra-Islanda 1-2

GOL: pt 4’ Rooney (I) rig, 6’ R. Sigurdsson, 18’ Sighthorsson

INGHILTERRA (4-3-3): Hart 5,5; Walker 5,5, Smalling 5,5, Cahill 5,5, Rose 5,5; Dele Alli 5, Dier 5,5 (1’ st Wilshere 5), Rooney 5,5 (42’ st Rashford sv); Sturridge 5,5, Kane 5,5, Sterling 5 (15’ st Vardy 5,5). Ct Hodgson.

Islanda (4-4-2): Halldórsson 6,5; Saevarsson 6, Arnason 6,5, R. Sigurdsson 7,5, Skúlason 6,5; Berg Gudmundsson 6,5, Gunnarsson 7, G. Sigurdsson 6,5, B. Bjarnason 7 (32’ st T. Bjarnason 6); Sigthorsson 7, Bödvarsson 6,5 (43’ st Traustason sv). Ct Lagerback.

Arbitro: Skomina (Slovenia) 7.

Note: spettatori 35mila. Ammoniti: G. Sigurdsson, Sturridge, Gunnarsson. Angoli: 7-2 per l’Inghilterra. Recupero: pt 0′, st 3′.

Vanni Zagnoli

Il chihuahua batte il rinoceronte, come da foto augurale nel ritiro islandese e da motto di Einstein: «Se non te lo sai spiegare, vuol dire che non l’hai capito abbastanza».

L’Islanda autografa l’unica, vera sorpresa a eliminazione diretta, elide l’Inghilterra inventrice del calcio e con 42 coppe europee, contro neanche un quarto di finale. Il quarto arriva domenica a Saint Denis, contro la Francia.

E pensare che gli scandinavi sembrano un geyser, scoppiano subito. Il suggerimento di Sturridge azzera la salivazione di Saevarsson, Sterling sfugge e il portiere Halldorsson lo atterra, anzichè accompagnarlo verso l’esterno. Rooney angola di potenza, negli anni è diventato un attaccante normale, almeno è preciso sul rigore:  raggiunge Beckham con 115 presenze, a 10 da Shilton, portiere mito degli anni ’80. Pare finita subito, come Germania-Slovacchia e Belgio-Ungheria, invece la rimessa da destra è prolungata da Arnason, Ragnar Sigurdsson sfugge a Walker e tocca in porta il pari. Gli inglesi giocano e tirano da fuori, sono superiori, ma i primi tempi nordici sono sempre di livello. Il palleggio da destra permette a Gylfi Sigurdsson di triangolare con Gudmondsson, Sigthorsson sfugge a Cahill con un destro forte e angolato sorprende Hart, colpevole dell’1-1. E’ un saggio di gioco elementare ma efficace. Gli inglesi non dispiacciono, Kane servito da Sturrigde al volo dimostra che il portiere dei blu è dignitoso, nonostante avesse iniziato il decennio come regista di una casa di produzioni di video musicali, compresa una canzone arrivata all’Eurofestival del 2012. Pesava 105 chili e adesso è ai quarti di questo Eurocalcio. L’argine in genere è al limite dell’area con buona occupazione degli spazi, le ripartenze fanno rifiatare gli islandesi, mentre l’Inghilterra conferma la bassa percentuale realizzativa, bloccata sullo 0-0 dalla Slovacchia e a lungo sotto anche con il Galles. A palla alta gli scandinavi dominano, Ragnar Sigurdsson improvvisa una rovesciata da fuoriclasse, altrochè dilettanti, respinta da Hart. Il ct Lagerback incrociava il 69enne Hodgson nel calcio svedese anni ’70, l’Inghilterra veniva dal ritiro di Chantilly ma l’ottavo di Nizza non è dolce. E’ a 40 chilometri da Ventimiglia e dal confine, qualche centinaio di liguri è testimone dell’impresa di questo popolo di 323mila abitanti, poco più dei pordenonesi.

A mezz’ora dalla fine entra Vardy, l’unico errore di Hodgson, uscito ai rigori nei quarti con l’Italia 4 anni fa e al primo turno al mondiale. Il bel gioco non basta, l’Inghilterra fallisce da mezzo secolo. Stavolta neanche arriva ai rigori, fatali 6 volte su 7. Perchè Ragnar Sigurdsson frena Vardy senza fallo e Hart deve respinge su Gunnarsson. Si attende un finale inglese modello Spagna, come occasioni, niente: solo un salvataggio di Arnason, allo scadere.

Perchè stavolta l’Islanda regge sul piano fisico. Almeno una fiaba resiste, viene in mente la Costa Rica al mondiale, ma i nordici non sono solo difesa. Sono più Danimarca ’92 che Grecia 2004.

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