Il Gazzettino, Italia-Belgio 2-0. La spregiudicatezza di Bonucci, la prudenza di Giaccherini e di Conte: “Puntiamo a passare”

Conte sperava esattamente in questo esordio agli Europei, da due anni ci lavora e adesso almeno il passaggio del turno è quasi certo.

“La partita è stata giocata nella maniera giusta – spiega il ct -, abbiamo sofferto quanto si deve, contro una candidata alla vittoria. Quando c’è compattezza, si fanno cose importanti, ancora peraltro niente è fatto. L’obiettivo resta il passaggio agli ottavi e poi arrivare dove meritiamo”.

Conte evita di toccare i singoli. “Importa che questa sia una squadra, con 23 ragazzi bravi, si è creata l’alchimia giusta, rimaniamo comunque con i piedi per terra, perchè il cammino rimane in salita, certo c’è lo spirito giusto”.

Quel taglio al viso del ct sintetizza la grinta che mette persino nell’esultanza. “Mi sacrifico fisicamente, senza problemi”.

Bonucci è alla 3^ grande manifestazione, vuol ripetere l’argento conquistato nel 2012 con Prandelli. “Dovevamo dare qualcosa in più, per vincere – spiega il difensore centrale della Juve -, abbiamo iniziato alla grande. E’ solo la prima, mostriamo sacrificio, umiltà e palle quadrate”.

Sembra di sentire Gattuso, 10 anni fa, dopo il titolo mondiale.

“Serve quest’abnegazione. Candreva in fascia credeva su quel pallone e Immobile è entrato bene. Le migliori partite devono arrivare, ho solo voglia di migliorare”.

Giaccherini partì titolare in Polonia e Ucraina, poi saltò il Mondiale in Brasile. “Avessi sbagliato il gol – sorride l’esterno del Bologna -, sarei tornato a piedi. Il Belgio era veramente forte, la sorpresa è relativa, perchè anche in amichevole abbiamo mostrato di giocarcela con tutti. Non partiamo favoriti, il campo ha parlato a nostro favore e adesso non abbassiamo la guardia. La dedica è per mio nonno, scomparso anni fa”.

Vanni Zagnoli

A cura di Giangabriele Perre

In copertina, la battaglia a centrocampo, fra Parolo e Nainggolan

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