Il Gazzettino, Juventus-Real 1-4. Cede una balaustra, 1500 feriti nella calca a Torino. Si pensa a una bravata

Oltre un migliaio di feriti ieri sera in piazza a Torino (calciomercato.com)

Vanni Zagnoli
Al terzo gol del Real Madrid, scoppia il panico a Torino, a decine si allontanano di corsa da piazza San Carlo, dove a migliaia guardavano la finale di Champions da uno dei maxi schermi. “Ho sentito due-tre spari – racconta un ragazzo con sangue addosso, non suo -, mi hanno calpestato 15 persone”. Poi esplode un petardo. Sotto il palco, cade una balaustra e molti restano travolti nalla calca. Si sparge la voce di un attentato, la notizia è falsa e contribuisce a guastare la serata dei tifosi nel capoluogo piemontese. E’ psicosi attentati, dal Bataclan al concerto di Manchester, passando per quello sventato a Saint Denis, nella notte di terrore a Parigi.
La gente inizia a spingersi, travolge le transenne e corre lungo le vie limitrofe. La maggioranza scappa lungo via Roma, verso la stazione di Torino Porta Nuova, i feriti sono una trentina, all’ospedale Molinette. Lo speaker chiede di allontanarsi dalla piazza e questo peggiora le cose.
“Abbiamo sentito qualcuno urlare, la gente ha cominciato a spingere e siamo scappati – spiega Stefania, tifosa bianconera -, ho visto tante persone cadere”.
La calma torna a fatica, dopo quella fuga in massa, mentre il 118 cura i feriti, fra le sirene dei mezzi di soccorso. La questura esamina i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona, intanto la scientifica effettua rilievi, vicino al negozio di abbigliamento Olympic.
A decine erano arrivati anche da nordest, in particolare da Verona e Trieste.
Restano a terra zaini e cellulari, ma quell’onda è stata davvero impressionante. “Sono sconvolto – racconta un anziano tifoso -, sembrava l’Heysel, io c’ero”.
Il pensiero va proprio a 32 anni fa, all’anniversario ricorso in settimana. A notte, nessuno ferito era in pericolo di vita.

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