Il Gazzettino, Napoli-Cagliari 3-0. La settima in fila vale il primato solitario. Le riserve sono di prim’ordine, Sarri fa crescere tutti. Pavoletti non incide. Hamsik a 116 reti, una in più di Maradona. Persino Beckham vede gli azzurri favoriti

Hamsik ha segnato il 116 esimo gol per il Napoli, uno in più di Maradona (it.eurosport.com)

Il Napoli è sempre lì, a punteggio pieno, in stagione ha sbagliato solo la trasferta ucraina in Champions. E’ una sentenza, rivaleggia con la Juve a gogò e Sarri può davvero aggiudicarsi il primo trofeo della carriera.
Il Cagliari è domato rapidamente, con un gol in avvio e il rigore procurato e trasformato da Mertens all’intervallo, il belga ha segnato in tutte e 7 le giornate ed è alla 77. rete ufficiale in azzurro. Viene in mente la citazione biblica, 70 volte 7, considerato anche il 74% di possesso palla campano nel primo tempo. Nelle ultime 9 gare al San Paolo Dries assomma 13 gol, l’unico problema è la tenuta fisica, considerato il nuovo infortunio a Milik e la cessione di Pavoletti al Cagliari. Che costruisce solo un’occasione iniziale, suggerita da Barella. Il resto è caracollare della capolista, gioco corto e lungo, per vie centrali e laterali, rifiatare e affondare. I sardi restano da salvezza, insomma non solo le ultime tre, eppure sono vittima sacrificale, si diceva una volta.
Jorginho torna ai livelli di Verona, con gli avi vicentini meriterebbe la nazionale, Hamsik è in ascesa e azzecca subito la giocata, liberato da Mertens, con Andreolli fuori posizione. Insigne di testa e Hamsik dal limite avvicinano il raddoppio. Esce capitan Sau e i rossoblù escono di partita, fermi a 4 gol. Romagna entra maluccio su Mertens, abile nell’incrocio di gambe. Sarri dovrebbe inserire seconde linee, servirebbero i 5 cambi ammessi in serie C e D. Anche il Napoli B avrebbe forse battuto il Cagliari, perchè è di prim’ordine, con: Sepe; Maggio, Chiriches, Maksimovic, Mario Rui; Zielinski, Diawara, Giaccherini; Rog, Ounas. Resta giusto da scoprire Leandrinho. Il gioco di Sarri vale la finale di coppa Italia e, con un buon calendario, la semifinale di Champions.
Massimo Rastelli non convince, il potenziale è superiore ai risultati raggiunti dagli isolani, in fase difensiva tornano alle amnesie del ritorno in A, sono lontani dall’Atalanta, fra le regine delle provinciali. Meritano un plauso perchè limitano gli stranieri a Joao Pedro, fuori gara, e al moldavo Ionita, fra i titolari.
Alla ripresa, Dessena atterra Allan, punizione, rimpallo e destro di Koulibaly, 3-0. La rumba continua, come fossero Barcellona e Real Madrid, i tifosi si divertono. E in fondo Mertens ha parecchio del Messi blaugrana, agile e falso nuove, prolifico e serpentinante. Callejon è sempre veloce e saettante, insomma non ci sono punti deboli. A differenza del Cagliari, che rinuncia all’ex Cigarini, fischiato.
La terza classificata nell’ultimo campionato calcia da ogni dove, ha una produzione offensiva superiore alla media juventina contro le formazioni di seconda fascia. Debutta Mario Rui, il portoghese lanciato dal Gubbio e rivelatosi a Empoli, con Sarri. E’ molto offensivo, anche più di Ghoulam, uscito per capogiri, al caldissimo.
Rispetto alla Juve, il Napoli ha qualcosa in meno in attacco, a centrocampo siamo lì, in difesa non è inferiore. Insomma c’è aria di arrivo in volata, finalmente. Alla 12^ stagione di fila in A, la Campania cerca proprio questo, di contendere lo scudetto sino alla penultima giornata, via. Con Reja e Donadoni era lontana, con Mazzarri si arrese a tre, forse, con Benitez e Sarri molto anzitempo, nel sesennato bianconero, a maggio sarà la volta buona?
Hamsik è il profeta, proprio dell’èra De Laurentiis in A, è a un gol da Maradona. “Tengo a raggiungerlo, ormai ci siamo, ma il punto è che andiamo alla grande – racconta il capitano slovacco -. Questo è il miglior Napoli mio, vogliamo sempre giocare a calcio, divertiamo. Siamo consapevoli della forza, confortati dai risultati da gennaio. Dopo le nazionali, la Roma, il City e l’Inter diranno qualcosa in più, ci attendono settimane toste”.
Sarri non è più in silenzio stampa. “Come potenziale offensivo – riflette – il Cagliari era pericoloso, tantopiù alla 7^ partita in tre settimane. Vorrei sapere chi decide i calendari, va tutelato chi gioca in Europa. Ogni volta giochiamo contro squadre che hanno almeno un giorno di riposo in più, nè è intelligente giocare a Napoli a mezzogiorno”.
Ci si aspetta molto, in prospettiva, da Adam Ounas, francoalgerino di 20 anni, ex Bordeaux. “E’ talentuoso, deve crescere dal punto di vista tattico”. Persino Beckham vede la Juve infastidita dal Napoli. “Si dice da 6 anni, alla fine vincono loro, sono un gradino sopra a tutti.”
Vanni Zagnoli
Napoli-Cagliari 3-0
GOL: 3′ Hamsik, 40′ Mertens rig; 4’ st Koulibaly.
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6.5, Albiol 6.5, Koulibaly 7.5, Ghoulam 7 (40′ st Mario Rui sv); Allan 6.5 (33′ st Ounas sv), Jorginho 7, Hamsik 7.5; Callejon 6.5 (25′ st Rog 6), Mertens 7, Insigne 7. (22 Sepe, 1 Rafael, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 21 Chiriches, 42 Diawara, 20 Zielinski, 98 Leandrinho, 15 Giaccherini). All.: Sarri 7.5.
CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno 5; Padoin 5.5, Andreolli 5, Romagna 5, Capuano 5.5; Ionita 5.5, Cigarini 5 (10′ st Deiola 5.5), Barella 6; Joao Pedro 4.5; Pavoletti 5 (20′ st Farias 5), Sau 5,5 (33’ pt Dessena 6). (26 Crosta, 12 Miangue, 29 Daga, 16 Faragò, 9 Giannetti, 34 Molberg). All.: Rastelli 4.5.
Arbitro: Abisso di Palermo 6.5.
Note: angoli 7-2. Recupero: pt 2’, st 0′. Spettatori: 35 mila.

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