Il Gazzettino, Palermo-Verona 3-2. La salvezza rosanero con 10 punti in 4 gare, Irrati danneggia indirettamente il Carpi evitando ai rosanero l’inferiorità numerica e convalidando il 3-1 irregolare di Gilardino

Palermo-Verona, l'1-0 di Franco Vasquez, da fuori
Palermo-Verona, l’1-0 di Franco Vasquez, da fuori

Vanni Zagnoli

Dura mezz’ora e poi 2’ a inizio secondo tempo la vera incertezza sulla serie A del Palermo. Potrà disputare il terzo campionato di fila, dal 2004 è mancato solo per una stagione e in assoluto sarà la 37^. A parte il Napoli, i rosanero rappresentano la capitale del calcio meridionale, la salvezza arriva con 10 punti nelle ultime 4 gare eppure non è così meritata. Perchè con Carpi e Frosinone (in B), Sampdoria e la stessa Udinese facevano a gara a giocar peggio e perdere occasioni, magari subendo valanghe di gol. Neanche riconteggiamo gli allenatori cambiati da Zamparini in 30 anni di calcio o il record da ottobre, va detto invece che il Verona gioca seriamente, come negli uppercut al Milan e alla Juve. In avvio ci sarebbe un tocchetto con la mano di Helander, punibile con il rigore per i siciliani, non per Irrati. Il vantaggio è di Franco Vasquez, sinistro da fuori angolato, prendibile, non per il sopravvalutato Gollini.

Il presidente gialloblù Maurizio Setti è stato socio del patron Bonacini, anche nel Carpi, si era offeso per le accuse di mister Emmezeta: “Il Verona ha fatto vincere il Frosinone apposta, nel recupero, Pisano si è girato apposta. Il Carpi è favorito dagli arbitri”. Lì allora servono le parate di Sorrentino, 37 anni e mai in nazionale, tocca sul palo le bordate di Pazzini e di Ionita. In mezzo Irrati incide sulla battaglia per la sopravvivenza, con la doppia espulsione, ingiusta, di Morganella e Wszolek. E’ lo svizzero a toccare con il gomito e poi di nuovo a sbracciare, la reazione del polacco ex Fiorentina è minima, l’Hellas doveva restare in superiorità numerica e qualcosa forse sarebbe cambiato.

Fra Mandorlini e Delneri, la serie B ai piedi dell’Adige è ripiombata con le sconfitte al Bentegodi nei confronti diretti e pure con la vulnerabilità esterna (l’unica vittoria è stata a Bologna), confermata anche al Barbera. La ripresa però si incendia, con il pareggio del talentuoso Viviani, trequartista potenziale titolare per una media serie A. Risponde subito Maresca, di testa su fallo laterale mancato da Helander e soprattutto da Bianchetti, con la corresponsabilità di Gollini. Il Verona gioca, anche contro i propri interessi perchè salvasse il Carpi diminuirebbe di almeno 5 milioni il paracadute economico per la retrocessione. Il Palermo ha paura ma non fa autogol, anzi l’ex padovano Cionek ruba palla al fragile Marrone, aziona a destra Rispoli (in fuorigioco) e Gilardino segna il 188° gol in A. Chissà se Zamparini avrà esultato in taxi, ascoltando la radio. L’ultimo brivido quando Viviani calcia la punizione da sinistra, Hiljemark perde Pisano che fa 3-2. Tardi anche per illudere il Carpi.

Palermo-Verona 3-2

GOL: 29’ pt Vazquez; st 3’ Viviani (V), 6’ Maresca, 19’ Gilardino, 39’ Pisano (V).

PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 7; Cionek 6,5, Gonzalez 5,5, Andelkovic 5,5; Rispoli 6,5 (39’ st Vitiello sv), Hiljemark 5,5, Maresca 6,5, Morganella 4,5; Vazquez 6,5 (45’ st Jajalo sv); Gilardino 6, Trajkovski 5,5 (11′ st Lazaar 6). All. Ballardini.

VERONA (4-2-3-1): Gollini 5; Pisano 6,5, Bianchetti 5, Helander 5, Emanuelson 5; Viviani 6,5, Marrone 5 (25’ st Forman 5); Wszolek 5,5, Ionita 6 (1’ st Romulo 6), Siligardi 5,5 (35’ st Checchin sv); Pazzini 6. All. Delneri.

ARBITRO: Irrati di Pistoia 4.

Note: espulsi Wszolek (V) e Morganella al 34′ pt per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Gilardino, Viviani, Vasquez. Recupero: pt 2’, st 6’. Angoli: 4-4. 25mila spettatori.

In copertina, la curva rosanero

A cura di Giangabriele Perre

 

 

 

Related Posts

Leave a reply