Il Gazzettino, pallanuoto. Il 3° scudetto femminile di fila per Padova, con le gemelle Savioli, dopo la finale di coppa Len. I timeout esagerati di Martina Miceli, allenatrice di Catania: “E non farti espellere, cretina”

Tris tricolore per la Plebiscito (foto da facebook)

E’ il terzo scudetto di fila per la Plebiscito, non il 20° di Catania. Il tricolore della pallanuoto femminile resta a Padova, con la final six di Rapallo. Le ragazze di Stefano Posterivo dominano l’Orizzonte, alla 23^ finale e spinto dalla grintosissima allenatrice Martina Miceli, che in semifinale, già certa della vittoria su Messina, in un timeout aveva urlato contro una sua giocatrice: “E non farti espellere, cretina”.
Alle siciliane non basta il temperamento della romana, vincitrice dell’oro olimpico 2004: inseguono dal gol di Barzon, l’unico pareggio è di Tania Di Mario, 38 anni e 13 scudetti. Il 2-1 è con Ilaria Savioli, il tris di Millo. L’azzurra Garibotti firma il 3-2, poi Di Mario ferma fallosamente Gottardo e il rigore è trasformato da Martina Savioli. La gemella Ilaria trova il 5-2 da fuori, facendo schizzare la palla sull’acqua; a metà del quarto tempo il +4 di Garzon. Lì Eggens trova due gol ma è tardi: il 7-4 è di Galardi, infine il rigore parato da Teani a Garibotti e il gol inutile di Di Mario. E’ stata una finale con difese di spessore, con appena 2 gol delle biancorosse in superiorità numerica, contro i 3 della etnee. Terzo posto per Messina, 10-7 al Bogliasco, e come le finaliste giocherà nelle coppe europee. Padova era arrivata in finale di Len trophy, a Budapest, l’anno prossimo punta alla doppietta.
Vanni Zagnoli

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