Il Gazzettino, Sassuolo-Juventus 0-2. Decide come sempre il primo quarto d’ora, i bianconeri segnano per la 10^ volta, gli emiliani subiscono gol per la 9^. Di Francesco: “A lungo non c’è stata partita. Merito dell’impostazione dei centrali difensivi”.

Gianluigi Buffon ha compiuto ieri 39 anni (Salvatore Giglio/GiglioStudios snc Agency)

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Sassuolo-Juve è una partita vecchia maniera, con la provinciale incapace di fermare chi ipoteca il 33° scudetto. Al Mapei c’è l’esaurito, ma la capienza è limitata a 22mila, Di Francesco torna indietro di 4 stagioni, al debutto neroverde in A, quando si salvò all’ultima giornata: “Non c’è stata partita”, ammette. I modenesi sono quasi al sicuro ma alquanto fragili, le marcature larghe e l’ex Allegri va a nozze. In attesa di celebrare le nozze con Berardi, che in estate aveva rifiutato la Juve e poi l’Inter, per essere titolare qui. Combina nulla, non è al meglio, come vari emiliani forti. Forte è la Juve, +7 virtuale sulla Roma e pensiero fisso alla Champions, a un triplete fattibile.
Il 4-2-3-1 bianconero convince, anche senza interditori veri, Sturaro e Marchisio sono in panchina, basta la regia di classe di Pjanic e Khedira, a segno, il bosniaco applicato e il campione del mondo giocano a testa alta. Juve da 7/8, anche sulle fasce, Alex Sandro divampa a sinistra, Lichtsteiner propelle a destra, allontanando Dani Alves, al rientro in panchina. Allegri qui venne esonerato dal Milan, poker di Berardi, ieri inesistente, perciò l’allenatore non si deve smaniare. La palla gira che è un piacere, gioco palla a terra e Mandzukic felice anche a sinistra, in fondo basta giocare. La leggerezza di Cuadrado e Dybala può determinare anche in Europa, in partite così ammalia, abbacina. E’ velocità, facilità di corsa e palleggio, ma in campo internazionale diventa vulnerabilità nel contenimento.
Buffon festeggia i 39 anni da supereroe, come da striscione, ma affatto, perchè si limita a respingere il diagonale di Politano e il tapin di Matri. Merito di Bonucci e Chiellini, che alimentano l’azione da dietro con personalità e senza rischi. La Juve segna il 10° gol nel primo quarto d’ora, i sassolini lì cadono per la 9^ volta. Il tacco di Mandzukic disorienta Antei, il cross di Alex Sandro vale mezzo gol, Cannavaro è lontano, come Acerbi da Higuain (in copertina), che non sbaglia: è capocannoniere senza rigori, nonostante la copa America e il sovrappeso iniziale. L’argentino manca il raddoppio. Lo propizierà rubando palla all’impresentabile Cannavaro, lontano dalla condizione dopo l’infortunio, traversa da sinistra, Dybala fa velo e Khedira piazza l’interno destro. Il resto è accademia, nel secondo tempo Cuadrado serve il rapido argentino, fermato dal palo. Si arrabbia per il cambio: “Ma il colombiano e Mandzukic avevano più energie”, sottolinea Allegri. E’ il 3-2 di Marassi a sublimare il pomeriggio mediopadano.

Sassuolo-Juventus 0-2
GOL: pt 9′ Higuain, 25′ Khedira.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Antei 5, Cannavaro 4,5, Acerbi 5,5, Peluso 5,5; Aquilani 5, Mazzitelli 5,5 (12′ st Duncan 6); Berardi 5, Pellegrini 5 (12′ st Defrel 5), Politano 5,5; Matri 5 (30′ st Ragusa 5,5). All. Di Francesco.
JUVENTUS: (4-2-3-1): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Alex Sandro 7; Khedira 7, Pjanic 6,5; Cuadrado 7 (37′ st Rincon sv), Dybala 7 (32′ st Pjaca 6), Mandzukic 7,5; Higuain 7. All. Allegri.
Arbitro: Doveri di Roma 7.
Note: ammoniti: Politano, Mazzitelli, Pjanic, Peluso per gioco scorretto.
Angoli: 5-6. Recupero: pt 3’, st 4′. Spettatori: 22 mila.

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