Il Gazzettino, il sorteggio di Europa League. Rischiano l’Atalanta con il Borussia Dortmund e il Napoli contro il Lipsia, non Lokomotiv. Milan, l’ad Fassone:”Vogliamo provare a vincerla, è l’unico trofeo che manca”. Facile per la Lazio con la blasonata Steaua

Naby Keita guineano, centrocampista del Lipsia (corrieredellosport.it)

Difficilmente l’Italia raggiungerà gli ottavi di Europa league con tutte e 4. L’Atalanta non parte favorita con il Borussia Dortmund, nonostante l’amichevole estiva vinta grazie a Ilicic, e il Napoli rischia con il Lipsia; più facile per Milan e Lazio.
L’andata è giovedì 15 febbraio, alle 19 Borussia-Atalanta e, in Bulgaria, Ludogorets-Milan; dalle 21.05, Napoli-Lipsia e Steaua Bucarest-Lazio. Il ritorno sarà giovedì 22: alle 19 a Roma e a Lipsia, alle 21,05 a Reggio Emilia e a San Siro.
Il Milan sfida la squadra di Razgrad, 6 scudetti, 6 coppe e 2 supercoppe bulgare. Gioca con il 4-3-3 e nel gironi ha eliminato i tedeschi dell’Hoffenheim, arrivando dietro il Braga. Allenata da Dimitrov, ha 5 brasiliani: Wanderson e Marcelinho, Renan, Cicinho (non l’ex romanista) e Natanael. Il Ludogorest è pure partito dai preliminari, in campionato è secondo, a -2 dal Cska Sofia, che ha una partita in più.
“Vogliamo provare a vincere l’Europa League – auspica l’ad rossonero Marco Fassone -. È l’unico trofeo che manca, prendiamo esempio dal Manchester United, vincitore dell’ultima edizione”.
La finale sarà a Lione. La prima gara in Champions dell’èra Berlusconi su contro una bulgara, il Vitocha Sofia, battuto per 2-0 e 5-2.
Napoli e Lipsia sono arrivate entrambe terze nel girone di Champions league, i biancorossi erano l’unica dell’Ddr ad avere raggiunto la manifestazione più blasonata, grazie alla Red Bull, che dà il nome anche alla società. Slegata dalla giallonera Lokomotiv Lipsia, finalista di coppa delle Coppe nell’87 ed eliminata dal Napoli nell’88-89. Un anno fa, da matricola di Bundesliga, aveva tenuto la testa sino a metà stagione. In appena 8 anni sotto l’egida del famoso marchio ha ottenuto 4 promozioni e sogna di portare il titolo in Sassonia, con mister Hasenhüttl e il dg Rangnick. Il 4-4-2 valorizza gli esterni, tessitori di gioco, mentre i centrali fanno da schermo alla difesa. Le verticalizzazioni sono rapide, con ricerca continua della palla e anche quest’anno il Lipsia è secondo, a 8 punti dal Bayern. Brillano i classe ’95 Bernardo e Naby Keita (acquistato dal Liverpool per 48 milioni di sterline) e l’attaccante danese Poulsen, 23 anni. Il centravanti è il 21enne Werner, 11 gol in stagione, un esterno è lo svedese Forsberg, che ha eliminato l’Italia dal mondiale.
Per la Lazio c’è la Steaua, vincitrice dalla coppa dei Campioni contro il Barcellona, in Spagna, nell’86. Il portiere Dukadam parò tutti e 4 i rigori, in finale, poi il regime di Ceausescu gli procurò una trombosi alle mani. “I romeni hanno blasone – conferma il club manager Peruzzi – ma anche problemi societari. Poteva andarci peggio. Va ritrovato Immobile, anche in Europa”.
Per l’Atalanta c’è il Borussia Dortmund, che come allenatore ha preso Stoger, appena licenziato dal Colonia. “Non ci facciamo mancare niente”, osserva mister Gasperini.
Gli altri accoppiamenti: Nizza-L. Mosca, Copenaghen-A.Madrid, S.Mosca-A. Bilbao, Aek Atene-D.Kiev, Celtic-Zenit, S. Rossa-C.Mosca, Lione-Villarreal, R. Sociedad-Salisburgo, Partizan B.-V.Pilzen, Astana-Sp. Lisbona, Osterstunds-Arsenal e Braga-Marsiglia.
Vanni Zagnoli

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