Il Gazzettino, Under 21, Di Biagio: “La Spagna è da temere per tecnica e tattica”. Caldara in dubbio. Oriali: “Come un anno fa agli Europei l’Italia cresce, dopo lo scetticismo”

Alex Ferrari (Francesco Grigolini-fotoexpress) gioca di sicuro: al centro o in fascia

Vanni Zagnoli
E’ sempre Italia-Spagna e gli azzurrini anche stavolta devono sovvertire il pronostico. Nella semifinale di Cracovia è favorita la rojita, ma in fondo lo era anche la Germania, sabato sera. Motivazioni diverse, ovvio, fra l’altro gli spagnoli hanno quasi riposato per una settimana, grazie al passaggio del turno ottenuto in due gare. “Il giorno di recupero in meno può essere uno svantaggio – ammette il ct Di Biagio -, tante volte però il calcio è illogico”.
Le tribolazioni nel passare la prima fase sono rituali nella storia della nazionale, dal mondiale dell’82 a Usa ’94, dalle parate di Buffon contro la Rep. Ceca nel girone del 2006 ai balbettii della nazionale di Donadoni a Euro 2008, poi spesso sono arrivate grandi emozioni e l’auspicio è che si possa esultare. Quattro anni fa questo confronto era la finale, vinse la Spagna 4-2, Lopetegui è stato poi promosso ct, mentre il collega Mangia adesso allena in Romania. Gli azzurrini dell’epoca erano decisamente meno esperti, ora il minutaggio dei titolari in A è triplicato. Anche un anno fa, l’Italia giocava contro pronostico nell’ottavo con la Spagna, agli Europei, la carica di Conte fu tale che Chiellini e Pellè abbatterono le furie rosse. “Sta tornando l’amore per gli azzurri – spiega il tm Lele Oriali, oggi capo spedizione -. Anche nel 2016 partimmo con scetticismo, match dopo match riconquistammo i tifosi. I gironi dell’under dovrebbero però chiudersi contemporaneamente”.
Per evitare sospetti. Il premier della Slovacchia Fico chiede al presidente della Uefa Ceferin di indagare “sulla farsa orchestrata da Italia e Germania: comportamento indegno. Come al mondiale dell’82, quando i tedeschi batterono nettamente l’Austria, qualificandosi ai danni dell’Algeria”.
Il presidente Tavecchio replica così: ”Queste sono miserie, che la Figc respinge con sdegno. Forse siamo stati noi vittime di certe cose in passato, non l’abbiamo mai fatto rilevare con ufficialità”. E Di Biagio: “Il ct della Slovacchia è ridicolo. Noi due anni fa potevamo lamentarci di una gara un po’ particolare (Portogallo-Svezia 1-1, con passaggio di entrambe, ndr), è stato giusto non farlo. Non ha visto la partita, ha parlato con rabbia. L’Uefa dovrebbe squalificarlo, non si può permettere certe affermazioni”.
Mancano Conti e Berardi, squalificati, in avanti torna Petagna, è improbabile il lancio dall’inizio di Garritano, del Cesena. “E’ in forte dubbio Caldara – sottolinea il ct -, anzitutto conta la sua salute, decido in extremis”. Ferrari giocherebbe dunque al centro, con subentro a destra di Calabria. “La Spagna è da temere per la tecnica e la tattica. Non a caso domina quasi sempre, noi però siamo qua per l’impresa”.
Già arrivare ai rigori sarebbe molto, contro le stelle Bellerin e Deulofeu (a destra), Saul Niguez e Asensio. Viene in mente la finale olimpica della pallanuoto, 25 anni fa, con successo dell’Italia ai supplementari: sarà rievocata domani, alla piscina Picornell. Firmeremmo per un’altalena del genere. L’altra semifinale è alle 18 (Raisport), Inghilterra-Germania, a Tychy, molto incerta.

Spagna-Italia under 21
Spagna (4-3-3): 1 Kepa Arrizabalaga (Athletic Bilbao); 2 Bellerín (Arsenal), 4 Meré (Sporting Gijon), 5 Vallejo (Eintracht Francoforte), 3 Gayà (Valencia); 8 Saúl Ñíguez (Atletico Madrid), 22 Llorente (Alaves), 6 Ceballos (Betis Siviglia); 7 Deulofeu (Milan), 12 Sandro (Malaga), 11 Asensio (Real Madrid). All. Celades.
A disp.: 13 Blanco, 16 Pau, 17 Odriozola, 18 Jonny, 23 Diego Gonzales, 10 Suarez, 14 Merino, 18 Oyarzabal, 20 Soler, 21 Rodrigo Hernandez, 9 Mayoral, 15 Williams.

Italia (4-3-3): 1 Donnarumma (Milan); 22 Ferrari (Verona), 13 Caldara (Atalanta), 4 Rugani (Juventus), 3 Barreca (Torino); 6 Pellegrini (Sassuolo), 18 Gagliardini (Inter), 15 Benassi (Torino); 20 Chiesa (Fiorentina), 11 Petagna (Atalanta), 10 Bernardeschi (Fiorentina). All. Di Biagio. A disp.: 17 Cragno, 19 Scuffet, 14 Biraschi, 2 Calabria, 23 Pezzella, 8 Grassi, 21 Locatelli, 5 Cataldi, 16 Garritano, 9 Cerri. All.: Di Biagio.
Arbitro: Vincic (Slovenia).
Ore 21, Rai1
Cracovia, stadio Miejski.

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