Al Verona è già allarme rosso. Il 5-0 del Bentegodi con la Fiorentina fa venire in mente le retrocessioni anticipate: del ’90, con Bagnoli, e un anno e mezzo fa, fra Mandorlini e Delneri. Nonostante siano i più indeboli della A, i viola approfittano delle papere rituali di Nicholas, portiere di gomma spesso perforabile. Sbaglia sul tiro di Benassi, esponendosi al primo gol a Firenze di Simeone, e ad atterrare Chiesa. Fares non può essere titolare in A, Pazzini veniva da due panchine inspiegabili, Pecchia è già in bilico, del resto è stato confermato solo per avere colto la (faticatissima e scontata) promozione.
Il Cagliari inaugura il suo temporary stadio battendo il Crotone grazie al lancio di Joao Pedro. “Fra due anni – spiega il presidente Giulini -, sarà pronto il nuovo Sant’Elia. Per essere pronti, 300 operai hanno operai anche di notte e a 40°”.
A Bergamo, il Sassuolo trova il gol con Sensi, servito da Lirola. Pareggia il danese Cornelius, con un bel movimento su Magnanelli e Cannavaro, da fuori: è pescato da Ilicic, per la prima rete in A. Risolve il cross dalla trequarti di Gomez, segna Petagna ma la spinta dell’ex Kurtic su Cannavaro è sospetta, strano che il var non annulli. Il Torino resiste a Benevento, Sirigu si oppone alla punizione di Ciciretti e al destro da fuori di Coda. Allo scadere, Ljajic per Iago Falque e i sanniti vanno ancora ko. Unico a zero, pur avendo meritato almeno tre pari. In B, il Brescia sorprende, a Parma. Decide Nicholas Ferrante, su cross del trevigiano Furlan.
Vanni Zagnoli