Il Giornale, Sassuolo-Napoli 2-2. Il pareggio di Milik, non segnava da settembre. La varietà del gioco di Sarri, ma Jorginho ancora non segna. Gli esterni guizzanti come le guardie nel basket

Mazzitelli ha segnato il primo gol in A (Afp), è figlio di Massimo, capo della redazione sportiva di Repubblica.it

Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Stasera il Napoli può scivolare a 4 punti dalla Roma e dare quasi l’addio al 2° posto. “Servono loro passi falsi – sillaba Maurizio Sarri – se non arriveranno, gli manderemo un telegramma di congratulazioni”.
Lo scudetto è scappato da tempo, De Laurentiis lo vorrebbe l’anno prossimo. “Ma servono rinforzi”, l’allenatore ha ragione. Adesso si lotta per la seconda piazza d’onore, che per la 9^ volta in questo millennio dovrebbe essere romanista e per Napoli il 3° è un passo indietro. Colpa anche dei 4 punti lasciati al Sassuolo, fra andata e ritorno, i neroverdi imitano l’Atalanta e la Juve, frenano gli azzurri in entrambe le gare e, come raramente accade, raccolgono più di quanto abbiano meritato, perchè concedono anche due legni.
“Loro potevano vincere – spiega Di Francesco -, ma anche perdere. Segnano e tirano più di tutte, palleggiano meglio di chiunque e Mertens ha disegnato una punizione meravigliosa, sulla traversa, ma anche noi abbiamo costruito le nostre chances”.
Sarri replica con numeri (“22 tiri a 6, di cui solo 3 nello specchio”), anche di difficile comprensione: “55% di recupero palla definitivo. E l’indice di protezione dell’area è di oltre 60”. Analizza la partita al computer quasi in tempo reale, vorrebbe la tecnologia per il contatto di Dell’Orco su Mertens, al 20’. Damato giudica l’ancata leggera, Sarri lo affonda: “A Genova ci ha negato un rigore clamoroso, questo dalla panchina sembrava netto. O siamo sfortunati o è scarso e allora va fermato. Questo fallo l’hanno visto tutti e 18870 spettatori, meno uno che era al bar”.
Fa lo spiritoso, come sempre, cerca i titoli anche per levare attenzione dai problemi del Napoli. Sempre bello, palla a terra, alternanza di gioco corto e lungo, sulle fasce e centrale, ma non così preciso. La sarabanda inizia da sinistra, con l’effervescenza di Insigne, contrappuntata dalle belle giocate di Sensi, regista del Sassuolo che per un tempo prevale su Jorginho, mai in gol nel Napoli e spesso riserva di Diawara, non ieri. Duncan argina Mertens e poi Allan, che uscirà nella ripresa. Mertens libera Callejon che avvicina il palo esterno. Hamsik per un tempo trascina, come Insigne. Anche Berardi ha la palla buona, su ingenuità di Koulibaly, la manda fuori. Il ritmo è alto, con triangolazioni spensierate. Sembra una partita di basket, con gli esterni guizzanti come guardie tiratrici e scambiate. A sinistra Pellegrini è dolorante a un polpaccio, uscirà all’intervallo, come Defrel. “Che ha 40’ di autonomia ogni due partite”, sussurra Di Francesco.
Strinic e Hamsik affondano, poi il capitano piroetta a centrocampo, allarga per Callejon, Dell’Orco è in ritardo, come Acerbi sul cross e così Mertens appoggia di testa la 28^ rete stagionale. Lo spagnolo invece va in doppia cifra di gol e assist, anche questo dato è da pallacanestro. Lì il Sassuolo perde fiducia, gliela ridà proprio Hamsik, sbaglia il retropassaggio e Berardi ritrova la reattività di agosto, quando era il migliore d’Italia, ma poi su azione non aveva più segnato. Lo fa fulminando Reina. Mertens si procura la punizione dal limite e centra il primato stagionale di legni, 5 come Pjanic e Muriel. Il ritmo scende, non la pirotecnia. Palo da sinistra di Insigne, degno di essere il giocatore più pagato del Napoli, e subitaneo 2-1 sassolese: punizione di Ricci da destra, deviazione di Cannavaro e respinta di Reina; Ragusa ricicla per Luca Mazzitelli, sinistro e primo gol in A, da figlio di Massimo, capo della redazione sportiva di repubblica.it. Arriva anche il 2-2, angolo da destra di Callejon, appoggio aereo di Albiol e Milik appena entrato tocca in porta: il polacco non segnava da settembre, al Benfica, in Champions. I 5mila napoletani chiedono il rigore allo scadere, quando Cannavaro salva di testa su Mertens, aveva il braccio allargato ma neanche sfiora la palla. Lì Damato ha ragione. Il Ciuccio si ferma a 6 successi esterni in sequenza. Se andrà al preliminare di Champions, sarà colpa dei 10 punti persi in casa.
Sassuolo-Napoli 2-2

Marcatori: st 7′ Mertens, 14′ Berardi, 35′ Mazzitelli, 40′ Milik.
Sassuolo: Consigli 6; Lirola 6, Cannavaro 7, Acerbi 6,5, Dell’Orco 5,5; Pellegrini 5,5 (1′ st Mazzitelli 6,5), Sensi 6,5, Duncan 5,5; Berardi 6,5 (34′ st Ricci sv), Defrel 5,5 (1′ st Matri 5,5), Ragusa 6. All.: Di Francesco 6,5.
Napoli: Reina 6; Hysai 5,5, Albiol 5,5, Koulibaly 6, Strinic 6 (40′ st Ghoulam sv); Allan 5,5 (25′ st Zielinski 6), Jorginho 6, Hamsik 5,5; Callejon 6, Mertens 7, Insigne 7. All.: Sarri 6,5.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Ammoniti: Mazzitelli, Sensi, Strinic, Duncan. Spettatori: 18870.

Related Posts

Leave a reply