Il Giornale di Sicilia, Palermo-Parma. Il viaggio a Collecchio, due anni e mezzo dopo il fallimento. I 7 di Nuovo inizio con i cinesi, ma senza presidente. D’Aversa: “A Lanciano ero di casa, iniziai da dt. A Parma la grande chance arrivata presto. Tedino ha meritato il salto. Di Giunti il miglior calcio di B. Valorizzai Monachello, al rientro in Italia”

Bruno Tedino allenatore del Palermo (messaggeroveneto.gelocal.it)

Vanni Zagnoli
Collecchio
Quaggiù, nel Parmense, in via Spezia, al centro sportivo della squadra degli 8 trofei (dal ’92 al 2002), siamo gli unici a riprendere l’uscita del pullman e a seguirlo all’aeroporto Giuseppe Verdi. Gli emiliani lavorano o si svagano, quando le sedute sono aperte vanno poche decine di tifosi. “Ma un centinaio scendono a Palermo”, sussurra il giornalista Giuseppe Squarcia, appassionato gialloblù e delegato al risolvere i problemi proprio dei tifosi. E’ fra i pochi sopravvissuti del Parma del dg Pietro Leonardi e del presidente Tommaso Ghirardi, in attesa di squalifica e magari di condanna. Leonardi segue progetti benefici, di aiuto a bambini che vogliano giocare a calcio, anche in Sicilia, il tondo imprenditore del tondino è socio neanche occulto di Cellino, presidente del Brescia, nella sua provincia.
Qui, due anni e mezzo fa, raccontavamo del Parma precipitato dall’Europa league (“Persa per un debito di 265mila euro, Ghirardi dixit) alla retrocessione e al fallimento. Due promozioni di fila, la seconda immeritata. Disse Andrea Bovo, centrocampista della Reggiana, un mese: “E’ salito solo grazie all’arbitro Pillitteri”. Già, di Palermo, che negò un rigore allo scadere dei supplementari al Pordenone, mentre nei regolamentari fermò un contropiede da gol certo. Per quella frase, il dg Faggiano minacciò di denunciare il giocatore granata. D’Aversa però sa che un pizzico di verità c’era, perciò evidenzia: “Anche Bruno Tedino meritava la promozione, sono felice che sia arrivato in B”.
Con i ramarri friulani ha fatto benissimo, partito anche giornalista, per Il Gazzettino, a Treviso. Brillò a San Donà e a Jesolo, al Sud Tirol, oltrechè con le giovanili azzurre.
“Percorso molto diverso dal mio – ammette il tecnico crociato, 42 anni, contro i 54 del veneto -. Chiusi la carriera a Lanciano e lì ripartii, come responsabile dell’area tecnica”. Direttore sportivo, insomma, forse l’unico diventato poi allenatore. “Subito in B, in Abruzzo”. Ottimo campionato, meno il secondo, esonero, retrocessione e fallimento dei teatini. “Poi subentro a Parma, in una grande piazza, grande chance”.
Da serie A, con la rosa più forte e costosa, ma poco spettacolare. E in fondo neanche Zeman diverte sempre, l’abbiamo visto a Carpi. “Per ora – confessa D’Aversa vicino alla macchina, prima di salire sul pullman -, la più convincente è il Perugia”. Di Giunti, altro regista, partito tuttavia dal basso. In alto guardano i tifosi gialloblù, forti dei 7 azionisti di Nuovo Inizio. Capeggiati da Guido Barilla, ma senza presidente, nonostante lo sbarco dei cinesi che piazzeranno Crespo come vice. Che differenza rispetto a Zamparini… “Sono belle analisi – chiosa D’Aversa -, io però devo parlare del campo”. Ai box c’è ancora il migliore, Ceravolo, straordinario con il Benevento in B.
E il Palermo? “Ottima squadra che ha tanta voglia di risalire, nonostante le assenze e il calendario penalizzante, per le nazionali. Dovremo limitarne i pregi, visto che hanno caratteristiche precise, mettendo in campo una squadra che ha serenità, come a Venezia. Il problema calendario sarebbe evitabile se la B seguisse la A. Comunque, all’Empoli mancano 6 nazionali, eppure non fa polemiche”.
Da gennaio, motorino di centrocampo è un Trapani. “Scozzarella. Da valutare sino all’ultimo. Le due espulsioni con la Salernitana? Sono state dinamiche di gioco veloci. Di Cesare volesse colpire la palla, idem Iacoponi”.
Se i rosanero sono imbattuti, il Parma aveva perso tre gare di fila. “Hanno tanti giocatori bravi a lavorare sulle linee. A Lanciano lanciai Monachello, l’agrigentino che veniva da Belgio e Creta. Il Barbera è ostile, regge il confronto con i nostri quasi 8mila abbonati”. Contro 2mila.
vzagn

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