Giornalisti, la morte di Fabio Masotto, esteri e sport all’Ansa: nel ’72 fu tra i pochi italiani testimoni di “settembre nero”, alle olimpiadi di Monaco

(v.zagn.) Il figlio di Masotto, Luca, lavorava anni fa alla Gazzetta di Parma, a termine. Condoglianze. Masotto era l’Ansa.

E’ morto a Roma Fabio Masotto, per tanti anni una delle colonne della redazione sportiva dell’Ansa, di cui è stato capo dal 1990 al 1999.

Nato nel novembre del 1940, dopo avere cominciato a lavorare nei primi anni Sessanta alla Gazzetta di Ferrara, si era trasferito in Sicilia dove aveva lavorato per alcuni quotidiani del Sud.

Giornalista di razza, competente e rigoroso, era stato assunto all’Ansa a fine anni Sessanta e aveva seguito da inviato tutti i più grandi avvenimenti sportivi, a cominciare da olimpiadi e mondiali di calcio.

Proprio ai Giochi del 1972 fu tra i pochi giornalisti a potere testimoniare dal di dentro del villaggio Olimpico le fasi della strage nella palazzina israeliana ad opera del gruppo terroristico Settembre Nero. Unanimemente apprezzato dai colleghi, a fine carriera era stato eletto vicepresidente del Consiglio del Lazio della stampa sportiva e aveva anche fatto parte del Consiglio nazionale. Lascia la moglie, Marta, e due figli: Luca ne ha seguito le orme nel giornalismo e assieme hanno scritto documentati libri sullo sport, e poi Lorenza.

A cura di Giangabriele Perre

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1 comment

cordoglio e dolore per la perdita di colui con chi ho condiviso tante olimpiadi e tanti mondiali di calcio…Ciao amico Fabio

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