Il Calciatore, l’Europeo under 21. Di Biagio: “Vogliamo vincerlo, dopo 15 anni”. Il grande evento in Emilia, Romagna e Friuli, la finale a Udine. La svolta con Arrigo Sacchi e con il bassanese Maurizio Viscidi, a inizio decennio

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Vanni Zagnoli

Per lo sport in Italia è probabilmente l’evento dell’anno, sono gli Europei under 21 fra Emilia Romagna e Friuli. Inseriti nel gruppo A, gli azzurrini disputeranno la gara d’esordio contro la Spagna domenica 16 giugno, mercoledì 19 fronteggeranno la Polonia a Bologna, la chiusura del girone sarà sabato 22 a Reggio.

Erano 27 i convocati da ct Luigi Di Biagio per il pre ritiro concluso sabato 8, con due novità, Riccardo Sottil e Ferdinando Del Sole, del Pescara, chiamati per l’indisponibilità del bolognese Simone Edera, e proprio Del Sole ha firmato la prima rete del raduno. 

Davide Calabria, reduce da un’operazione al perone e dunque in dubbio, e Gabriele Moncini, arrivato dalla finale playoff con il Cittadella, si sono aggregati al gruppo per ultimi. La preparazione è andata avanti a Formello, al centro sportivo della Lazio, l’ultimo raduno è a Bologna, base per gli Europei, al centro sportivo di Casteldebole, intitolato a Niccolò Galli, il figlio dell’ex portiere Giovanni, scomparso in incidente in motorino, all’inizio di questo millennio.

Parigini era fra i più motivati, l’avevamo seguito nelle amichevoli di Ferrara e Reggio, con Germania e Inghilterra, non ha però recuperato in tempo dall’infortunio con la squadra di Mazzarri e dunque ritorna a casa. Dalla nazionale di Mancini arrivano Kean, Chiesa, Riccardo Mancini, Barella, Zaniolo e Lorenzo Pellegrini.

Di Biagio punta all’oro: “L’obiettivo è ottenere il massimo risultato. Girone e formula sono difficili ma il nostro scopo è vincere l’Europeo. Tutti mi chiedono di vincere, le mie ambizioni sono proprio quelle. Mi dicono che ho una squadra fortissima, l’ho sempre avuta, anche quando non lo era, figuriamoci oggi”. 

Il ct Di Biagio è al 6° anno di gestione e al terzo Europeo, venne scelto da Arrigo Sacchi. “Vincere l’Europeo sarebbe la ciliegina sulla torta – racconta -: non voglio mettere le mani avanti, ma se non si dovesse raggiungere quell’obiettivo sarebbe un peccato buttare tutto quello che abbiamo fatto in tutti questi anni. Quello che abbiamo fatto è apprezzato in tutta Europa tranne che in Italia”.

Per l’ex traghettatore dell’Italia maggiore, da Ventura a Mancini, sarà l’Europeo “più bello degli ultimi 20-30 anni: oltre all’Italia ci sono 5-6 squadre che possono vincerlo. Siamo arrivati al punto che ce la possiamo giocare con tutti”. 

I 7 già nel giro della nazionale maggiore sono titolari in serie A, a parte Kean nella Juve, e Zaniolo vanta presenze anche in Europa. Molti azzurrini però hanno giocato poco nel girone di ritorno: “Non sono cambiate molto le cose ultimamente, molti hanno giocato anche meno”. 

Non ci sarà Donnarumma, al di là dell’infortunio riportato a Ferrara, nell’ultima di campionato. “Nonostante Gigi mi avesse dato ampia disponibilità, abbiamo deciso di comune accordo con Mancini che il suo percorso in under 21 è finito”.

Giocherà probabilmente il friulano Meret, favorito su Audero, mentre Montipò sarà il terzo portiere.

Abbiamo seguito varie tappe di avvicinamento degli azzurrini all’Europeo, la presentazione del sorteggio a Reggio Emilia, lo stesso sorteggio nella sede della Lamborghini, con Mia Ceran a condurre, da Sant’Agata Bolognese, dalla prestigiosa sede di Lamborghini factory, con l’estrazione effettuata da Andrea Pirlo. Il girone è indubbiamente difficile, con la gara inaugurale con la Spagna, la più forte del millennio, mentre la Polonia ha il capocannoniere della fase a gironi, Kownacki, della Sampdoria, in prestito al Fortuna Dusseldorf, e lo stesso Belgio è avversario di livello.

La Germania campione in carica avrà l’Austria, la Serbia e la Danimarca. Per l’Inghilterra ci sono Croazia, Romania (che mancava da una ventina d’anni, dalla fase finale degli Europei) e la Francia. 

L’obiettivo minimo per gli azzurrini è la semifinale, per il ritorno alle olimpiadi, di Tokyo, dopo le assenze a Londra e a Rio. Passano le prime di ciascuno dei tre gironi più la migliore seconda, perciò la nazionale dovrà superarsi, per arrivare davanti alla Spagna, che peraltro non avrà Rodri (Atletico Madrid) nè Asensi del Real Madrid.

Aggiudicandosi il girone, l’Italia avrebbe la miglior seconda oppure la prima del gruppo C, con l’Inghilterra favorita. La finale sarà il 30 giugno, a Udine.

La nazionale si prepara con il 4-3-3, sistema di gioco di riferimento caro al ct, con possibili varianti. Nel gruppo potrebbero rientrare anche Pinamonti (Frosinone) e Luca Pellegrini (Cagliari), andati a dare una mano al mondiale under 20, al pari di Scamacca, rientrato dall’Olanda al Sassuolo e Frattesi, centrocampista sempre neroverde, in prestito all’Ascoli, in B.

Gigi Di Biagio fotografa in maniera esemplare l’Italia giovanile. «Per la prima volta, tutte le under giocano la fase finale dei loro tornei, andando persino oltre l’obiettivo di ricostruzione stabilito nel 2011 e messo in piedi da Maurizio Viscidi, Arrigo Sacchi e Demetrio Albertini. Vanno ringraziati, come gli allenatori azzurri di questi anni. Vogliamo vincere l’Europeo, anche se avversari e formula lo rendono un torneo difficilissimo».

Da “Il Calciatore” maggio 2019

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