Ilmessaggero.it. Il Carpi esonera Castori: fatale il 5-1 con la Roma, Sannino è il favorito del ds Sean Sogliano.

Castori, prima stagione in serie A
Castori, prima stagione in serie A

da Ilmessaggero.it, il racconto del primo esonero in serie A.

http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/carpi_castori_sannino/1592596.shtml

E’ del Carpi la prima panchina di serie A a saltare. Esonerato Fabrizio Castori, debuttante a 61 anni. Era l’unico nonno del campionato, in senso letterale, ma non il più anziano, perchè Reja (Atalanta) ha 70 anni e Ventura (Torino) è in zona Champions a 68. Castori lascia a due la pattuglia dei marchigiani in panchina, con Mancini (Inter) in testa e Iachini (Palermo), dietro. Il tecnico di Tolentino vanta 9 promozioni, compresa la Seconda categoria conquistata con il San Patrignano, mentre allenava il Cesena. A Carpi era giunto nell’estate 2014, con una sequenza di 5 licenziamenti, perciò si accontentò di 50mila euro. Dal novembre condusse la B in solitaria, con promozione raggiunta a 3 giornate dalla fine. L’aveva scelto il ds Cristiano Giuntoli, plenipotenziario della società biancorossa, ma il passaggio del dirigente al Napoli ne ha indebolito la posizione. Castori applica un calcio antico, almeno in A, con tre difensori centrali e tre centrocampisti di rottura, sugli esterni un pizzico di coraggio in più ma in avanti solo Ryder Matos supporta il centravanti: peccato che Mbakogu non sia al top, Borriello ha qualche sprazzo in più, mentre Wilczek, già capocannoniere di Polonia, è infortunato e non ancora pronto per il nostro calcio. Il difensivismo di Castori è sintetizzato dal sacrificio in panchina di Totò di Gaudio, il Ribery del Carpi, capace di segnare l’unico gol all’Inter, prima del tracollo di domenica sera a San Siro con la Fiorentina. Anche gli emiliani sono andati in confusione, nell’ultimo weekend, il 5-1 di Roma non era previsto. La difesa a oltranza, persino spettacolare, aveva premiato con il Napoli (0-0), a Palermo (2-2) la squadra aveva offerto la prestazione migliore, mentre il 5-2 di Genova con la Sampdoria aveva rappresentato un debutto devastante. E con Inter e Fiorentina, al Braglia, il Carpi meritava un punto, sfuggito complici un rigore negato e un altro richiesto. «Paghiamo il salto dalla serie B – spiega il presidente Claudio Caliumi, socio dei proprietari Stefano Bonacini e Roberto Marani – i tanti nuovi e qualche risultato sfuggito. Si gioca con la paura di perdere e al primo gol subito la squadra si sgretola». Solo a Palermo, in effetti, il Carpi era stato capace di rimontare, prima del 2-2 finale rosanero. «Ma non dimentichiamo un calendario importante», aggiunge Caliumi. Già, anche solo per questo Castori meritava più pazienza, anzichè il classico ringraziamento: «Per il lavoro svolto, sempre con grande professionalità e dedizione». Dopo la promozione era talmente convinto di far bene che al momento del rinnovo aveva rinunciato a inserire nel contratto una clausola suggerita da un procuratore, ovvero una penale in caso di licenziamento durante il girone d’andata. Sul mercato, Sean Sogliano si era mosso ignorando indicazioni di Castori, cedendo in serie B al Bari Filippo Porcari, regista della promozione. Zaccardo, invece, era stata una scelta del tecnico, anche come capitano, pur arrivato alla fine del mercato. Sabato alle 18 i modenesi ricevono il Torino, in panchina ci sarà il nuovo tecnico e Beppe Sannino è la prima scelta. A Varese ottenne 4 promozioni, perdendo la semifinale playoff di serie B solo per la vena di El Shaarawy (Padova), lì aveva fatto conoscenza con il ds Sogliano, figlio d’arte, di Riccardo, ex Parma, anche come direttore sportivo. Sean Sogliano aveva scelto Devis Mangia per il Palermo, ora l’ex ct azzurrino è la naturale alternativa a Sannino.

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