Il Gazzettino, Ceferin: “La superlega non nascerà mai. Fra una settimana si decide per il var in Champions subito”. La Nations, tutti i verdetti: Israele superata dalla Scozia, il Kosovo è al primo successo internazionale

Aleksander Ceferin (ilnapolionline.com)

Niente superlega, bastano la Champions, l’Europa league e la terza coppa che ritornerà. Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin esclude il supercampionato d’Europa, per club, che invece piacerebbe tanto alle società più ricche.
«La superlega non vedrà mai la luce – spiega lo sloveno -, è una fiction. Sfortunatamente, alcuni club si arricchiscono sempre più, siamo fra le poche organizzazioni al mondo che cercano di affrontare il problema. Il calcio europeo andrà avanti se continuerà a rimanere unito».
Da Bruxelles, Andrea Agnelli prende atto. «Dal punto di vista della Juventus e dell’Eca non c’è stato alcun colloquio sulla superlega. Puntiamo invece ad armonizzare i calendari».
Il confronto c’era già stato a Trento, al festival della Gazzetta dello sport. Nel frattempo Ceferin si sta piegando all’esigenza di introdurre il Var. «In Champions sarà utilizzata al più tardi nella prossima stagione. Restano da valutare gli aspetti tecnologici e arbitrali». La speranza dei club di vertice è che venga applicato già dagli ottavi di questa edizione, per ridurre le sviste arbitrali, entro una settimana il verdetto.
Ieri sera, intanto, si è conclusa la prima fase della Nations league. Il Portogallo campione d’Europa è fra le migliori, assieme all’Inghilterra, peraltro semifinalista mondiale, alla Svizzera mai così in alto e capace di eliminare il Belgio, e all’Olanda, risalita dopo le mancate qualificazioni agli Europei e al mondiale. I Paesi Bassi riavvicinano il terzo posto iridato del 2014 e la finale del 2010, prevalendo sulla Francia campione del mondo e sulla Germania ex, retrocessa. I gironi a 3 sono fin troppo selettivi, come formula, l’Italia ha rischiato la retrocessione, toccata alla Polonia, e accarezzato le finali, meritate dai lusitani.
Il sorteggio della fase finale si svolgerà a Dublino lunedì 3 dicembre alle 14,30. Le semifinali si giocheranno il 5 e il 6 giugno, le finali il 9, in Portogallo: allo stadio Dragão di Oporto e all’Afonso Henriques di Guimaraes. Fossero passati gli azzurri, avrebbero organizzato le finals, a Torino e magari anche a Genova. Niente Var, in Portogallo, che aveva ospitato solo l’Europeo del 2004, fra le grandi manifestazioni, solo la goal line technology. Interessante la sperimentazione sul quarto cambio. La vincente avrà 7,5 milioni di euro, la finalista 6,5; 5,5 alla terza, 4,5 all’altra semifinalista.
Svezia-Russia ha deciso l’ultima promozione, con i gialloblù costretti a vincere, ci sono riusciti, per 2-1; già promosse Bosnia e Danimarca. Retrocesse in B Germania, Islanda, Polonia e Croazia. Salgono in cadetteria la Serbia, con Finlandia e Norvegia, ma non Israele, incapace di contenere la Scozia. Retrocedono in C Slovacchia, Turchia, Irlanda del Nord e Irlanda; promosse in C: Georgia, Bielorussia, Macedonia e Kosovo, a scapito dell’Azerbaigian. Finiscono in D Estonia, Slovenia, Lituania e Cipro.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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