Il Gazzettino. Debutta la goal line technology al trofeo Tim. Sarà presente su ogni campo di serie A e costerà in tutto 2,2 milioni l’anno.

La goal line technology debutta in questa stagione su ogni campo di serie A
La goal line technology debutta in questa stagione su ogni campo di serie A

Da Il Gazzettino.

(v.zagn.) Stasera al trofeo Tim debutta la goal line tecnology. In campionato ci sarà su tutti i campi e dovrebbe essere pronta già sabato 22, con l’avvio della serie A. L’adeguamento è partito per tempo allo Juventus stadium e a San Siro, poi all’Olimpico di Roma e a Napoli, per ultimo toccherà il Matusa di Frosinone, adeguato a 16mila posti, con la promozione dei ciociari. Tre squadre di tecnici installano l’occhio di falco e la Fifa già sta certificando i sistemi. Sette telecamere sono posizionate su ogni porta, le immagini vengono elaborate da un computer e inviate via radio all’orologio dell’arbitro: se il pallone supera la linea, in un secondo sul display appare la scritta “gol”. Il tutto costa sui 2,2 milioni di euro l’anno, da dividere fra i 20 club.
Si eviteranno così le reti fantasma. La più famosa non venne convalidata a Muntari, nel febbraio 2012. C’era Allegri sulla panchina del Milan, Buffon respinse il pallone ben all’interno della porta ma il collaboratore Romagnoli non se ne accorse. Pareggiò poi Matri e l’1-1 fu decisivo per la rimonta scudetto della Juve. La prima marcatura fantasma ripresa dalla tv fu di Virginio De Paoli in Lazio-Juve del gennaio 1967: lo juventino segnò colpendo il sostegno interno della rete, per De Marchi la palla aveva rimbalzato sull’incrocio. In quello stesso anno, ma in ottobre, Rivera colse la traversa in un Inter-Milan, la palla non rimbalzò oltre la linea eppure D’Agostini convalidò: alla Domenica Sportiva le immagini lo smentirono e fu l’inizio della moviola. In Empoli-Juve dell’aprile ’98, Bianconi pareggiò di testa per i toscani, la palla era dentro di un metro e Peruzzi fu abile a spingerla fuori, ingannando Rodomonti.

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