La versione integrale del commento sul derby genovese per Il Gazzettino del nordest.
Magari finisce in parità come la maggioranza dei derby, però la stracittadina della lanterna è veramente la più bella d’Italia. A Marassi resta lo stallo anche in classifica, Sampdoria e Genoa proseguono a braccetto sperando di raggiungere l’Europa league, ma Fiorentina, Lazio e hanno qualcosa in più e alla fine incideranno i due punti lasciati ieri da entrambe. “Di acqua e di respiro”, recita Discanto, brano del cerebrale Ivano Fossati, metafisico genovese per nulla calciofilo. L’acqua aveva fatto rinviare la sfida sabato, il respiro è da quel vento che spazza lo stadio più inglese d’Italia. E poi “cori di maschere notturne”. Si canta a prescindere, con tinti rossoblu e blucerchiati, l’orario delle 18,30 è inconsueto: arriva il buio, pur evitando concomitanza con la Champions della Juve. Comandano le tv, come urla uno striscione, ma in fondo è normale perchè grazie a loro la sfida è ammirata in tutto il mondo mentre allo stadio Ferraris convergono solo dalla Liguria.
Eto’o è in panchina, tre giorni fa era infortunato, difficilmente tornerà veramente decisivo, a 34 anni resta però un grande personaggio. E’ giovane, invece, il tridente di Gasperini, con Iago, Perotti (solo omonimo di Attilio, ex allenatore del grifone) e Niang. I due esterni creano proprio l’azione del vantaggio e infilando lo spagnolo Iago Falque rende veramente onore al proprio cognome. Il pareggio è immediato perchè Facundo Roncaglia la combina grossa, come già alla Fiorentina: controlla male e per Eder è troppo facile segnare; del resto il brasiliano con Mihajlovic è tornato ai livelli da capocannoniere di B, a Empoli. Poi sono pericolosi Okaka e Niang (due parate di Viviano). La ripresa è più tattica, nonostante l’ingresso di Muriel per il tridente doriano e il via al Borriello-ter nel Genoa. Il finale è degno, con la traversa di Kucka e il salvataggio di Viviano su Bertolacci, sempre da nazionale.
Vanni Zagnoli
SAMPDORIA-GENOA 1-1: pt 17′ Iago Falque (G), 19′ Eder.
