Il Gazzettino, la serie B. Venezia-Padova 2-1, dominio arancioneroverde ma successo solo nel recupero, su rigore. Zenga spera nei playoff, i biancoscudati tornano ultimi. Il 4-4 di Brescia, con lo Spezia sempre avanti. Lo 0-0 tra Livorno e Pescara, Breda è fermato dai legni

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Il derby veneto è straordinario, per intensità e pathos, è del Venezia, nel recupero, nonostante il dominio sul Padova. Finisce 2-1 e gli arancioneroverdi riprendono a sperare nei playoff, distanti sempre 4 punti, mentre i biancoscudati restano ultimi. Il tris sul Verona aveva illuso Bisoli, cui stavolta non basta la mezza squadra inserita a gennaio. La squadra di Zenga parte di gran carriera, con la botta da 30 metri di Schiavone e Minelli a levare il pallone da sotto la traversa. Al 6’ segna Segre, da fuori, su angolo respinto da Andelkovic, e poi il Padova rischia di subire il raddoppio in due occasioni. Dopo l’intervallo, il tecnico patavino passa al 3-4-1-2, con inserimento di Clemenza, ma il match non cambia canovaccio. Di Mariano si conferma da serie A, scheggia la traversa e il Venezia è pericoloso anche in contropiede.

Il Padova cresce nel finale, sfiora il pari con il cross di Bonazzoli che: Vicario smanaccia, carambola su Clemenza e Modolo toglie la palla dalla linea di porta.

L’1-1 è al 40’, su girata al volo di Trevor Trevisan, all’incrocio: il difensore centrale è cresciuto nel Conegliano e nel Venezia, ha giocato anche nella Sacilese, a Pordenone e a Vicenza, è alla 7. stagione a Padova, con cui sfiorò la serie A.

Nel recupero, Cappelletti fa una sciocchezza, con una mano toglie il pallone dalla testa di Domizzi, è rigore, trasformato da Di Mariano. Che allo scadere viene espulso, per fallo di reazione su Trevisan. «Il Padova – spiega Di Mariano – aveva deciso di non restituirci palla, messa in fallo laterale dal nostro portiere, perciò mi sono fatto prendere dai nervi». «Non ti sei comportato bene – lo accusa Bisoli -, sei venuto a insultarci». Di Mariano comunque si è scusato. Bisoli, invece, sbaglia nell’escludere Broh, dal centrocampo, mentre Cappelletti si conferma vulnerabile. Nel Padova, fra i migliori c’è Calvano, discreto Mbakogu. 

A Brescia, lo Spezia avanza con Mora e Bidaoui, approfittando dell’inesperienza del portiere Andrenacci, titolare in B da appena 5 gare, gli uomini di Corini rimontano prima dell’intervallo con Tonali e Donnarumma. Le rondinelle ripassano dopo l’intervallo, con il doppio passo di Bidaoui, il 3-3 è ancora di Alfredo Donnarumma, al 17° gol stagionale. Okereke è atterrato da Andrenacci, rigore trasformato dallo stesso ex Cosenza e 3-4. Il Brescia coglie due traverse, con Sabelli e Tonali, pareggia dal dischetto, perchè Giani allarga il braccio su Torregrossa, trasforma Donnarumma ma il contatto era leggero. Per la squadra di Corini sfuma il 7° successo casalingo in sequenza e l’aggancio al Palermo al vertice.

A Livorno finisce 0-0 con il Pescara, nel sfida fra trevigiani, con Roberto Breda al 6° risultato utile e Bepi Pillon per una volta inferiore, come occasioni. Kanoute si fa vivo per gli abruzzesi, rispondono gli amaranto con i pali di Gonnelli, destro da fuori, e di Diamanti. Che sull’azione successiva impegna Fiorillo. Giannetti e Di Gennaro sono insidiosi per il Livorno, il terzo palo è di Diamanti, dopo un dribbling dal limite. L’ex azzurro sbaglia un gol, mentre il portiere del Pescara devia una botta di Agazzi. 

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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