Il Gazzettino. Milinkovic Savic beffa il Verona al 92′, dopo il gol annullato a Caicedo. La 7^ vittoria in 9 gare per Gattuso, la doppietta di Zapata per l’Atalanta

(ilmessaggero.it)

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Con lo scudetto ormai dell’Inter, la lotta per la Champions avvince. Alle sue spalle hanno vinto tutte e 6. Anche l’Atalanta, a Firenze, con la doppietta di Zapata, con servizi di Malinovskyi: su angolo, segna di testa, poi su lancio a centro area. Nella ripresa altra doppietta, del viola Vlahovic, su cross di Biraghi con sponda di Caceres e sul numero di Kouamè. Risolve un attimo dopo il rigore di Ilicic, Sacchi punisce la mano di Martinez Quarta, poi Pasalic (due volte) e Zapata sfiorano il poker.
Il Verona, dunque, si arrende alla Lazio e stasera potrebbe essere superato dal Sassuolo, se passerà a Benevento. Al Bentegodi decide Milinkovic Savic a 3’ dalla fine, prende l’ascensore e mantiene la Lazio davanti alla Roma, che oggi sarebbe alla Conference league, la nuova coppa europea. L’Hellas perde una gara sporca, molto tattica, da 0-0. Simone Inzaghi è a casa con il covid, ha in panchina il secondo Farris, che ha una Lazio propositiva, in controllo del gioco, con palo di Immobile, su servizio aereo di Caicedo. Alla ripresa l’ecuadoregno salta Magnani e Lazovic, infila Silvestri, l’arbitro Chiffi grazie al Var vede una gomitata dell’attaccante e annulla. Il Verona non sfrutta un paio di contropiede, comunque resiste, sino allo stacco di Milinkovic su lancio di Radu. All’Olimpico vinsero i gialloblù, ora i valori sono più veritieri. 
Il Napoli, invece, con la Sampdoria bissa il successo d’andata, 2-0 a Marassi, per Gattuso fanno 7 vittorie nelle ultime 9 gare, ma difficilmente resterà. Segnano Fabian Ruiz, al 35’, su servizio di Zielinski, e Osimhen nel finale, grazie alla palla recuperata da Mertens su Keita. Gara sempre in mano ai partenopei, Audero è in giornata, vanificando 4 occasioni dopo il vantaggio. Per la Samp sono pericolosi Gabbiadini e Quagliarella, mentre a un quarto d’ora dalla fine Thorbsy si vede annullare il pari al Var, di testa, dopo una spinta a Koulibaly o forse di Keita su Ospina. Alla Roma bastano tre tiri in porta per battere il Bologna, che gioca bene ma in avanti fatica. Si rivedono Mkhitaryan e Pastore, deludono Pedro e Carles Perez, come Reynolds, arrivato a gennaio. Occasioni per Svanberg e Soriano, para l’ex Mirante, al 44′ Ibanez lancia Borja Mayoral che salta Danilo e infila.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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