Il Gazzettino, mondiali di scherma. Gli azzurri della sciabola conquistano l’argento a Wuxi

Gli azzurri festeggiano l’argento (repubblica.it)

Arriva l’argento, dalla sciabola, ai mondiali di Wuxi, ed è probabilmente il massimo che l’Italia potesse racimolare. Da seconda nel ranking, perde 45-39 dalla Corea del sud, campione in carica e prima. Aldo Montano è al 13° mondiale, resta in panchina, a 40 anni è un ottimo uomo squadra, ma gli altri tre sono più forti. Luca Curatoli inizia bene, con un 5-2, è Luigi Samele a beccare un 1-8 da cui la squadra non rientra più, nonostante gli sforzi anche di Enrico Berrè. Sul 20-30 e sul 26-40 è compromessa, eppure dal 29-44 Curatoli si scatena, piazza un 13-5 che rende più dignitoso il passivo per la squadra del ct Giovanni Sirovich, nato a Roma da famiglia isontina. «Ho provato la rimonta finale e mi sono anche divertito – spiega Curatoli, 24 anni ieri -. Comunque non è un oro mancato, ma un argento vinto, apprezziamone il sapore».

E’ il 5° podio in Cina, il primo argento, dopo 3 ori e un bronzo. Da tre mondiali siamo sul podio nell’arma di taglio, nella coppa del mondo la Corea ha vinto 4 prove su 5, battendo l’Italia per 3 volte, in finale. Gli asiatici avevano conquistato l’oro individuale con Junghwan, partito in panchina nell’ultimo atto, il match è caratterizzato dal 13-1 di Sanguk Oh, autore dello 0-5 chiave su Berrè.

Gli azzurri avevano doppiato la Gran Bretagna nel primo turno, poi il 45-31 alla Russia, con gli eccellenti Berrè (+14 il bilancio delle stoccate) e Curatoli (+8) e il 45-32 all’Ungheria, in semifinale. Davanti ai campioni olimpici e mondiali Szilagyi e Szatmari, incanala l’incontro il 5-0 rifilato da Samele a Szilagyi, per il 25-19, a riscattare la sconfitta per una stoccata, di un anno fa. Curatoli resiste persino al punto contro per il cartellino rosso.

«La nostra forza è la coesione», osserva Samele, foggiano di 31 anni, pure compiuti ieri. «Abbiamo vinto l’assalto complicato di semifinale mostrando in pedana cuore e talento», aggiunge Berrè. 

Oggi si assegnano altri due titoli a squadre e l’Italia insegue un doppio podio. Le fiorettiste Volpi, Errigo, Mancini e Cini maltrattano il Brasile con un 45-12. Gli spadisti doppiano l’Australia e poi domano la Spagna, in un confronto dal punteggio bassissimo. Gli arbitri sanzionano passività, nell’ultimo assalto Marco Fichera parte dal 14-10, Pereira pareggia a quota 19, in extremis. 

Come nell’individuale, il nostro si affida al minuto supplementare, complice la priorità dalla sua parte: avrebbe vinto nel caso di nessuna stoccata, tre giorni fa gli è andata male, stavolta l’ha piazzata e con Paolo Pizzo, Andrea Santarelli ed Enrico Garozzo sfiderà la Svizzera, nei quarti.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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