Il Gazzettino, Napoli-Empoli 5-1. Insigne segna una punizione alla Maradona, Higuain continua con un gol a partita. Mertens subentra e fa due assist, per Callejon

La punizione di Insigne (Napoli) vale il 2-1 all'Empoli
La punizione di Insigne (Napoli) vale il 2-1 all’Empoli

Vanni Zagnoli
La risposta del Napoli alla Juve arriva fragorosa, con la 6^ vittoria di fila in campionato, una sequenza condita da 22 gol. La cinquina all’Empoli è significativa, contro una squadra che in trasferta veniva da 4 vittorie e 3 pareggi. In Toscana Sarri aveva debuttato in serie A, Giampaolo sta facendo persino meglio, ma il confronto diretto è impietoso e e il Napoli non se lo aggiudicava addirittura dal 1997. Rimonta lo svantaggio iniziale di Paredes e poi è tutto facile, con quel gioco sempre armonioso, partendo dalle fasce. Alla vigilia persino il premier Renzi aveva preconizzato lo scudetto per gli azzurri, Sarri si era toccato e anche ieri ha evidenziato la differenza nei confronti della Juve: “E’ palesemente di un’altra categoria, noi ci ritroviamo davanti solo per il suo difficile inizio. Ha un fatturato triplo, fa un altro campionato”.
Come gioco, la distanza non è abissale e già in avvio Skorupski para sull’argentino. Al primo tiro in porta passa comunque l’Empoli, con la punizione di Paredes, il migliore, deviata in barriera da Callejon. Il pareggio campano è repentino, con l’assist di Insigne per Higuain, il tocco a centro area frutta al capocannoniere il 22° gol in 22 partite. In 5’ complessivi, il Napoli completa la rimonta, con la punizione di Insigne dal limite, una parabola davvero alla Maradona. Merita la nazionale, aveva segnato 10 reti nelle prime tre stagioni partenopee, quest’anno è già in doppia cifra e ha smazzato anche 9 passaggi vincenti: con El Pipita costituisce la terza miglior coppia gol d’Europa.
A inizio ripresa, Callejon crossa da destra, Camporese è talmente preoccupato che la palla arrivi a Higuain da fare autorete: era alla prima in serie A dopo 4 anni, poi avvicinerà il 3-2 di testa. Sempre Higuain viene chiuso da tre empolesi, ci stava il rigore. Sarri gli risparmia gli ultimi 20’: “Ho preso una botta alla spalla sull’uscita del portiere – spiega il capocannoniere, rientrato in campo per cantare “Un giorno all’improvviso” -, finendo con un po’ di dolore. Con Napoli c’è un feeling speciale e anch’io difendo la città”.
Nella coda arrivano altri due gol, di Callejon, sempre su traversone da sinistra di Mertens, subentrato. Sul secondo c’è il velo di Gabbiadini a centro area e Mario Rui non fa la diagonale. Mercoledì il Napoli sfiderà la Lazio senza Allan e Hysaj, squalificati. All’Olimpico sarà molto più difficile.

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