Il Gazzettino, Napoli-Torino 2-2. Per gli azzurri addio al sogno scudetto

Il gol di De Silvestri (quotidiano.net/lapresse)

Napoli-Torino 2-2 

GOL: 25’ pt Mertens; st 9′ Baselli, 25′ Hamsik, 37′ De Silvestri.

Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Chiriches 6, Mario Rui 5,5, Allan 6,5, Jorginho 6, Zielinski 6 (24′ st Hamsik 6), Callejon 6 (43′ Ounas sv), Mertens 6,5 (18′ st Milik 6), Insigne 6. All.: Sarri. 

Torino (3-5-1-1): Sirigu 6, Nkoulou 6,5, Burdisso 5, Bonifazi 5,5, De Silvestri 6,5, Acquah 5,5, Rincon 5 (41′ st Valdifiori sv), Baselli 6,5 (32′ st Iago Falque sv), Ansaldi 5,5, Ljajic 6, Niang 6,5 (18′ st Belotti 5,5). All.: Mazzarri. 

Arbitro: Doveri di Roma 6. 

Note: ammoniti: Burdisso, Baselli, Mario Rui, Belotti e Nkoulou per gioco scorretto. Angoli 4-2 per il Napoli. Recupero: pt 0’, st 5’. Spettatori: 45 mila. 

La festa non è e chissà quando sarà mai, al San Paolo. Perchè il Napoli neanche batte il Torino, da un paio di mesi il rendimento è neanche da Champions league, con vittorie stentate come sul Chievo, o pareggi, troppi. E poi c’è Sarri, del quale De Laurentiis è contento ma non troppo. “Non so cosa farci”, sussurra il tecnico toscano, in uscita dopo un triennio. Eccellente per gioco ed emozioni, ma senza trofei. Al presidente piace molto Conte, magari andrà lui al suo posto, nonostante le scivolate caratteriali. Il Napoli scivola invece sul più bello, 3-0 a Firenze, magari se questa terzultima giornata si fosse giocata in contemporanea avrebbe dato tutto, considerato il vantaggio del Bologna a Torino. Così, invece, neanche crede al miracolo della Roma, che pure avrebbe potuto portare la Juve al semplice +1. Niente emozioni, insomma, e al San Paolo al di là dei 4 gol l’atmosfera è soffusa, da occasione buttata.

I gol sono frutti di disattenzioni. Al 25’, Bonifazi passa la palla in area a Burdisso, per un disimpegno agevole, l’argentino si allunga il pallone e Mertens con un guizzo alle sue spalle lo tocca in porta. Il pari alla ripresa, Baselli penetra in area da sinistra, calcia, deviazione di Chiriches (sostituto dello squalificato Koulibaly) e sfera sotto la traversa. Il Napoli va ancora, Callejon sulla destra, Hamsik se l’aggiusta e piazza il sinistro potentissimo, all’incrocio. A 8’ dalla fine, traversone da sinistra di Ljajic, De Silvestri (fido dell’ex Mihajlovic, che piaceva a De Laurentiis prima di Sarri) batte sullo stacco Mario Rui, inzuccata e Reina è battuto.

Il resto è mazzarismo, ovvero il pragmatismo del tecnico che uscì ai supplementari a Londra, in Champions, contro il Chelsea di Roberto di Matteo, poi campione. Con Walter Mazzarri il risultato raramente sfuggiva, mancava lo spettacolo, adesso è il contrario.

Da evidenziare c’è anche uno striscione contro gli arbitraggi favorevoli alla Juve: “Stagione 2018-19, a parametro zero sono gli arbitri l’affare vero”. La curva B invita ironicamente il presidente Aurelio De Laurentiis a prendersi i direttori di gara, con un lungo telo e le sagome dei fischietti di serie A. “Sarri uno di noi”, altri striscioni sono per il beniamino dei 40mila sugli spalti. “Fuori i milioni”, è invece l’invito al produttore cinematografico.

La pellicola del San Paolo è infatti sgrucita, Allan e i suoi fratelli sono stanchi, serviva almeno quel Politano, per superare la Juve, e magari anche un ricambio per il centrocampo. Gli azzurri avevano iniziato a luglio, il preliminare di Champions, il Toro è lontano dall’Europa eppure fa un favore alla Juve. Solo per la matematica il Napoli ha ancora chances di schiodarsi dal secondo posto. Senza Sarri, chissà dove sarebbe. Ma con Conte?

Da “Il Gazzettino”

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