Il Gazzettino, Pippo Pozzato dalla sella al bastone: “Torno al primo amore, l’hockey su pista. Da Sandrigo al Bassano, in B”. Chi ha cambiato sport, fra i grandi: Gibilisco e Michael Jordan, Bolt e Button

Pozzato ha sfidato in Argentina il “Maradona” dell’hockey (gazzetta.it)

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Diciotto stagioni di ciclismo, ma domenica debutta nell’hockey su pista, in serie B, a Bassano. A 37 anni, Filippo Pozzato comincia la sua seconda carriera. In autunno si è ritirato da professionista, con la Wilier Triestina-Selle Italia, adesso torna alla disciplina che aveva praticato fra i 4 e i 12 anni, nel Sandrigo, e con l’Uvp Bassano sfiderà il Valdagno. Nel Vicentino l’hockey a rotelle è uno sport di grande presa e aveva catturato Pippo da ragazzino, prima di puntare sulla bicicletta, arrivando a vincere la Milano-Sanremo, nel 2006.
Un anno fa era stato in Argentina, a conoscere Francisco “Panchito” Velazquez, uno dei più grandi talenti delle rotelle, in una nazione faro di questa disciplina, dietro a Spagna e Portogallo e insieme all’Italia. A San Juan iniziava la sua stagione in bici e là ci sono addirittura 22 club di hockey. Si era emozionato, al cospetto di un campione del mondo.
«Mia madre – raccontava – ricorda quando, da bambino, avevo la varicella e sfasciai mezza casa, a forza di tirare la pallina contro il muro, con il bastone. Per un po’ alternai hockey e ciclismo, finché i miei mi fecero scegliere».
E optò per lo sport più popolare, aggiudicandosi anche due tappe al Tour de France e due podi iridati juniores». 
Nel 2017 aveva ripreso a giocare a hockey con gli amici di Sandrigo, retrocesso in A2. «Erano 25 anni che non toccavo bastone e pallina. Bello, ma dopo un po’ di fatica iniziale ho preso le misure».
Abita a Montecarlo e ogni tanto torna a Sandrigo, adesso è pronto per una partita vera.
E’ infinita la serie di sportivi che hanno cambiato completamente disciplina, a fine carriera. Giuseppe Gibilisco è l’ultimo italiano campione del mondo di atletica leggera, nel 2003 nel salto con l’asta, poi il bronzo olimpico di Atene. Si è spostato spesso in deltaplano, mentre nel 2016 disputò alcune gare di coppa del mondo nel bob, come frenatore. Prima di rientrare al Milan come dirigente, Paolo Maldini era stato competitivo nel circuito pro di tennis.
A livello mondiale, spiccano Bolt, dallo sprint al calcio, senza però trovare il contratto in Australia, e Michael Jordan, dal basket al baseball. Il britannico Jenson Button passò dalla formula uno al triathlon, il francese Florent Manaudou dall’oro olimpico nel nuoto alla pallamano. Pozzato resta nel ciclismo, seguendo i giovani della Beltrami Tsa-Hopplà-Petroli Firenze, fa l’imprenditore nel settore delle auto e riprende in mano il bastone dell’hochey.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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