Il Gazzettino, sei punti fra la quarta e la dodicesima classificata. Spalletti: “Il campionato si è parificato”. Sono i primi minuti di Ranocchia? “Skriniar non ha difetti”

Radja Nainggolan (alfredopedulla.com)

Una rincorsa dell’Inter è già impossibile, alla Juve, a più 14 a 3 giornate dalla fine, sul Napoli resta alla portata, a -6, tantopiù che mercoledì ci sarà il confronto diretto a San Siro. Luciano Spalletti la deve alimentare andando a vincere a Verona, dove il presidente Luca Campedelli, tifosissimo nerazzurro, vive la stagione più nera del millennio. Eppure viene da 4 pareggi in sequenza, tre con Di Carlo, che ha voglia di vincere la prima partita, entro il 30, per avvicinarsi alla vera lotta per sopravvivere.
Nell’Inter potrebbe esserci una chance per Ranocchia, il capitano davvero non giocatore, neanche un minuto in stagione eppure Spalletti lo considera uomo spogliatoio fondamentale. Del resto anche il capitano milanista sino alla scorsa stagione, Montolivo, non vede il campo da 7 mesi e neanche con la Fiorentina potrebbe essere la volta buona. Squalificato Asamoah, nell’Inter si potrebbe rivedere Dalbert dal primo minuto. «Miranda ha un piccolo problema muscolare – spiega Spalletti – e non potrà essere convocato. I nazionali che giocano poco non sono felicissimi di stare fuori: succede, nelle squadre top».
Skriniar è richiesto. «E’ un pilastro ed è difficile farne a meno.
L’allenatore ha in mente il Chievo (dalle 18 su Sky251 e 252), non il rinnovo di Icardi. «Le voci intorno al capitano non creano problemi – racconta -. I ragazzi hanno lavorato bene, si preparano a una prestazione di alto livello. Di Carlo ha pareggiato a Napoli e forse meritava di più, se non arriveremo al Bentegodi con la giusta concentrazione per noi diventerà una partita complicata, ci metteremo la meglio Inter».
Icardi ha segnato 9 gol in 13 gare, nessun altro è andato oltre le 2 reti, in campionato. «Lui ha giocato di più, anche per questo ha più possibilità di segnare. Chi gli gira intorno deve trovare maggiormente il gol per dare forza alla classifica».
Un altro discusso è Nainggolan, lontano dalla migliore condizione, magari rientra al San Paolo.
«Decido solo nella riunione prepartita, per rispetto verso chi suda in allenamento».
L’anno scorso l’Inter aveva più punti ma meno dei 7 di margine sulla Lazio, quinta. «Avevamo pareggiato a Torino, quest’anno con la Juve abbiamo perso ma la squadra mi è piaciuta di più, per come abbiamo fatto la partita, dobbiamo passare attraverso il collettivo piuttosto che trovare forzature individuali».
Fra la quarta e la 12^ ci sono appena 6 punti. «Il campionato si è parificato, tante ambiscono alla Champions, sono tutte vicine. Abbiamo una rosa di qualità, ci fosse l’opportunità giusta potremmo coglierla, per innestare qualcuno, a gennaio. La fine del settlement agreement sarà un ulteriore vantaggio, verso la prossima Europa avremo più possibilità di agire sul mercato, farà la differenza ingaggiare giocatori top che spostano le partite con le giocate». L’Inter chiuderà l’anno a Empoli, il terno secco allieverebbe la delusione Psv. Oggi avrà il sostegno anche del presidente Steven Zhang, 27 anni ieri.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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