Il Gazzettino. La retrocessione del Vicenza, la salvezza del Cosenza. La Diesel dei Rosso sarebbe da Europa, l’errore di scegliere il ds dalla tv e l’allenatore, Brocchi, per il nome

Vanni Zagnoli
Se il marchio Diesel entra nel calcio ti aspetti la serie A, potenzialmente, sempre potenzialmente il miglior Vicenza di ogni tempo, giusto dietro alla versione Real vicecampione d’Italia e sogni il quinto posto del 1956, via. Come il Sassuolo è arrivato in Europa, con la Mapei, perchè dietro il Lanerossi c’è un popolo, il popolo dello stadio Romeo Menti. Ecco, i biancorossi retrocedono in C dopo una sola salvezza in B, con questa proprietà, che per anni ha dato l’assalto alla serie B, a Bassano. Bassano Virtus, poi Vicenza Bassano e adesso Lanerossi, come ai tempi belli. Bella è stata anche l’èra di Francesco Guidolin, con la coppa Italia e la semifinale di coppa delle Coppe, rovesciata dal Chelsea grazie a un gol regolare a Londra sullo 0-0 annullato a Luiso.
Ecco, ieri sera tutto questo è finito in C e a tratti il Cosenza sembrava il Vicenza migliore, di anni di serie A, per le folate, con Caso, solo omonimo dell’ex azzurro Mimmo.
I bianchi, di maglia, reggono un tempo, pungono presto con Filippo Ranocchia, da fuori, Matosevic intercetta. Come sul colpo di testa di Diaw. Tanta tattica, tensione, per un tempo, è il classico calcio di Bisoli, speculativo, era stato più brillante a Vicenza, nonostante l’1-0. Ripresa, venti secondi e Liotti crossa, Zilli va di testa centralmente, Larrivey insacca. Il resto è rossoblù, con il dribbling e sinistro di Caso, catturato da Contini, portiere di mamma ucraina. Al 18’ punizione di Liotti, Brosco tocca con il braccio sinistro largo, gesto istintivo, Massa riflette giustamente e fischia, rigore, trasformato da Larrivey. Lì la squadra di Francesco Baldini dovrebbe segnare due gol, impossibile per un Vicenza sempre in zona retrocessione, in questa stagione. I 600 tifosi sanno che la rimonta è impossibile, la rosa costruita dal bellissimo Balzaretti, ex azzurro e Dazn, non era dignitosa, assieme a Pordenone e Crotone è stata la delusione della stagione. Con Di Carlo, forse, si sarebbe salvato, Brocchi di nuovo conferma i propri limiti. Baldini ha fatto anche troppo, caratterizzando il secondo tempo dell’andata e il primo di ieri.

Cosenza-Vicenza 2-0 (0-1)
COSENZA (3-5-2): Matosevic 6,5; Rigione 6,5, Camporese 6,5, Venturi 6; Di Pardo 6 (35′ st Bittante 6), Kongolo 6, Carraro 5,5 (1’ st Zilli 6), Florenzi 6, Liotti 6,5 (28’ st Situm 5,5); Larrivey 6,5 (35′ st Vallocchia ng), Caso 6,5 (39’ st Gerbo ng). A disp.: Vigorito, Vaisanen, Hristov, Palmiero, Voca, Millico, Laura. All. Bisoli 6.
VICENZA (3-4-2-1): Contini 6; Brosco 5,5, De Maio 6, Bruscagin 6 (12′ st Da Cruz 5); Maggio 5,5, Cavion 5,5 (24’ st Giacomelli 5,5), Bikel 5,5 (12’ st Meggiorini 5,5), Lukaku 6 (24′ st Greco 5,5); Ranocchia 6,5, Dalmonte 6 (28′ st Boli 5,5); Diaw 5,5. A disp.: Grandi, Cappelletti, Padella, Pasini, Zonta, Alessio, Teodorczyk. All. Baldini 5,5.
Arbitro: Massa 6,5. 
Gol: 2′ e 21′ st Larrivey.
Note: ammoniti Carraro, Larrivey, Bisoli, De Maio, Diaw, Florenzi, Rigione e Da Cruz.  
Recupero: pt 1’, st 6’.

Da “Il Gazzettino”

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