Il Gazzettino, Venezia. Menetti e le 7 sconfitte al Bigi, per anni invitto: “Meritavamo un successo, fra Brescia e Venezia”. Reynolds non è al meglio, Nevels incide poco, per surrogare Dalle Valle. Markoishvili è assist e perse. “L’inizio e la fine sono negativi”

Riccardo Cervi ostacolato dalla difesa avversaria (reggionline.com)

Reggio Emilia
Anche il PalaBigi crolla sotto le triple ospiti, Venezia imita Capo d’Orlando e Pesaro, Milano e Brindisi, Trento e Brescia. Sette sconfitte che costeranno i playoff, se la Grissin non sarà in grado di vincere almeno 4 gare su 6, compreso il recupero con Cremona. Mancavano Della Valle e Reynolds, in parterre assieme a Llompart, in esubero rispetto alla formula del 5+5, mentre Mussini è passato a Trieste.
“Abbiamo buttato un’altra occasione – sostiene Massimiliano Menetti, che un anno fa piaceva a Venezia -, pur mettendo in campo energia, offrendo spunti interessanti, su entrambi i lati del campo. Dopo la splendida vittoria di Pistoia sono arrivate 3 sconfitte. Merito anche degli avversari. Dispiace quell’inizio timoroso, in una partita che volevamo aggredire per il quintetto in campo, eravamo quasi spaventati”.
Poi due quarti complicati, per Venezia.
“Non siamo stati bravissimi nei dettagli, nei possessi principali, è mancata freddezza, anche alla fine del terzo quarto, con un’azione chiave. Abbiamo distribuito bene il gioco, sui lunghi, fatichiamo sulle guardie. Chris Wright era spremuto ha chiesto i cambi per affaticamento, sentiva i crampi, l’ho rimesso a 7’ dalla fine. Fra mercoledì con Brescia e stavolta meritavamo una vittoria, occorre iniziare meglio e passare a Varese”.
Perchè il PalaBigi è espugnabile?
“Non saprei, venivamo da 4 vittorie, compreso su Avellino. La gente ci spinge, come in coppa, anche sul 14-27. Serviva la convinzione di meritare un successo, siamo più corti rispetto all’Europa. Mi sono lamentato con Paternicò per il fallo fischiato a De Vico. L’unico vero errore è stata la persa da Riccardo Cervi, ma a 5’ dalla fine. Persino il gancio mancino di Julian Wright era ad alta percentuale”.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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