Il Giornale. Catturati in 12 ore i due romeni che avevano massacrato la signora Cloe, nella Bassa Ferrarese. La nuora è fuori pericolo

autovettura
L’autovettura utilizzata dai due banditi

Vanni Zagnoli

Ferrara

Quell’Audi A6 nera, bianco e arancione era stata notata diverse volte dai carabinieri a Renazzo, nella Bassa Ferrarese. E giovedì pomeriggio l’avevano fermata per un controllo, a bordo c’erano due romeni incensurati, Florin Constantin Grumeza, 22 anni, disoccupato,

e Leonard Veissel, 26enne senza fissa dimora. Sono stati loro a prendere a calci e pugni, riducendo in fin di vita Cloe Govoni, 84 anni, professoressa di italiano in pensione: le sue condizioni sono stabili e gravissime. Ieri sera è stata dichiarata fuori pericolo la nuora Maria Humeniuc, 53enne rumena.

La fuga dei due banditi è durata meno di 12 ore, sino a venerdì sera, perchè gli uomini dell’Arma li hanno riconosciuti dalla macchina, utilizzata da Veissel.

Il pm Filippo Di Benedetto è arrivato in poche ore al primo dei due malviventi. Grumeza ha la cresta tipica di vari sportivi, si trovava a Castelfranco Emilia, nel Modenese, dove abita con parenti, è stato convocato in procura in serata e ascoltato a lungo. C’erano incongruenze nella sua versione, l’interrogatorio è stato approfondito finchè il 22enne ha confessato, confermando anche il nome del complice. Veissel ha il volto scavato, dimostra molti di più dei suoi 26 anni, è stato raggiunto dai carabinieri a casa della fidanzata, a Crespellano (Bologna). I due delinquenti si trovano in carcere a Ferrara, con l’accusa di tentato omicidio e il gip dovrebbe convalidare l’arresto domattina.

“Siamo entrati in quella casa per commettere un furto – ha spiegato il più giovane della banda, durante la confessione -, non ci aspettavamo però di trovarci anche le due donne”.

Avevano atteso l’uscita all’alba di Andrea Ardizzoni, 52enne marito di Maria, verso la sua officina di San Giorgio in Piano, nel Bolognese. Di fronte alle due donne si sono fatti prendere dal panico, le hanno colpite a mani nude, con una sequenza di pugni, alla testa. Hanno poi abbandonato suocera e nuora in un lago di sangue, fuggendo con 90 euro in contanti e gioielli del valore di mille euro. L’allarme è stato dato da Maria, con mobilitazione dei carabinieri di Ferrara e di Cento, comandati da Carlo Pieroni e da Mattia Eliseo Virgillo.

E’ la Lega Nord a scagliarsi contro i due colpevoli. “Sono due giovani “romeni” – scrive su facebook il segretario Matteo Salvini -. Ecco le belle ‘risorse’ che piacciono tanto a Renzi e alla Boldrini. Se colpevoli, in galera a casa loro, ma a calci in culo!”. “Ora nessuno sconto a quei banditi – aggiunge Alan Fabbri, capogruppo leghista per l’Emilia Romagna -, galera a vita e via la chiave”.

Il comune di Cento si costituirà parte civile nel processo contro i due rapinatori, mentre tutti i sindaci della provincia estense scrivono al premier Renzi e al prefetto di Ferrara Tortora. “Serve una nuova politica in materia di repressione del crimine, inaspriamo le sanzioni dei reati contro il patrimonio, perchè le persone hanno pochi strumenti per tutelare se stesse, le proprietà e la famiglia.  Occorrono strumenti superiori per le forze dell’ordine e certezze delle pene”.

 

 

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