Il Giornale, mondiali di calcio femminile. È l’Italia delle meraviglie. Il sogno mondiale continua. La Cina è inferiore, gli ottavi sono facili. Otto società di serie A su 12 hanno la squadra anche al maschile, ex professionisti di vaglia allenano le donne: Emiliano Bonazzoli e Carobbi, Piovani e adesso Ganz

Aurora Galli (calciomercato.com)

http://www.ilgiornale.it/news/sport/litalia-delle-meraviglie-sogno-mondiale-continua-1716654.html

Vanni Zagnoli

Non è stato l’Europeo under 21, è il mondiale femminile anche dell’Italia. Ai quarti, come solo nel ’91, quando era allenata da Sergio Guenza, eppure ancora senza sicurezza di olimpiade. Per Tokyo serve arrivare fra le prime 3 europee e neanche la semplice semifinale potrebbe bastare, intanto elidiamo per 2-0 la Cina, approdata ai quarti in ogni partecipazione. L’ottavo è più aperto delle sfide ad Australia e Brasile (il 5-0 con la Giamaica non fa testo), dall’inizio le azzurre creano, anche grazie alle due Valentina, Bergamaschi a sinistra e Giacinti in avanti; Aurora Galli subentrerà, Sabatino non è più titolare. Milena Bertolini si conferma pragmatica e spettacolare, l’Italia ha lo sprint di Conte a Euro ’16 e la quadratura tipica del nostro calcio.  L’Italia c’è, insomma, anche a livello femminile, con l’obiettivo di ripetere il quarto posto del mondiale maschile under 20. Con belle chiome e corpi tonici, senza un filo di grasso, in tante tengono la maglia fuori dai pantaloncini.

La partita è gradevole, il ritmo alto, all’ennesimo errore asiatico la nazionale passa: al 14’, a destra Giacinti ruba palla, cross per Bonansea, che apre per Bartoli, sgambettata dalla portiera, dopo avere rubato il tempo all’avversaria; Giacinti angola la conclusione ravvicinata, è alla 7^ rete. Certe partite di serie A maschile sono meno interessanti, le emozioni sono pari a un playoff di serie B, aumentano per il nazionalismo, a partire dall’inno cantato. Le cinesi organizzarono il primo mondiale, 28 anni fa, pagano in concentrazione e altezza, l’Italia è rigorosa nella difesa a 4, capita peraltro qualche rinvio sbagliato a Laura Giuliani. Linari e compagne sono tecnica e velocità, anche l’intensità è aumentata, nel dopo Antonio Cabrini, il quinquennio con il campione del mondo aveva portato poco, come le 7 stagioni con Pietro Ghedin, poi a Malta, e, sempre a ritroso, il lustro con Carolina Morace. Fra gli ex ct, Comunardo Niccolai, noto da difensore per le autoreti, e Sergio Vatta, il mago delle giovanili del Torino. E’ cambiato tutto con Milena, la correggese ex stopper, che sul campo impatta come i guru di quando vinceva nella Reggiana, ovvero Velasco, Sacchi e Rudic. 

A Montpellier, le rosse si fanno vive solo da fuori, Giuliani alza e poi esce. Bergamaschi da destra impegna la portiera, neanche con le giamaicane avevamo costruito tanto. Il calo verso l’intervallo induce Bertolini al cambio di contenimento, Galli per la trequartista Girelli. Arrivano un palo cinese, ma in fuorigioco, sofferenze assortite. Il 2-0 al 5’ della ripresa, con il destro da fuori di Aurora Galli. Ottimo, tantopiù che Martina Rosucci ha perso la stagione e debutta solo nel finale, mentre Cecilia Salvai è a casa, infortunata.

Nei quarti, alle 21, giovedì Norvegia-Inghilterra, venerdì Francia-Usa; sabato alle 15 la gara dell’Italia, contro Olanda o Giappone, dalle 18,30 Germania-Svezia. 

Sono le settimane più importanti, per il calcio femminile, mai tanto popolare, peccato che la serie A non scenda oltre Roma e rappresenti appena 6 regioni. Otto società (su 12 partecipanti) hanno la doppia serie A, ovvero società al maschile e al femminile, tante ragazze potranno vivere di calcio, per qualche stagione, grazie a sponsor sottratti ad altre discipline minori. E dal maschile arrivano personaggi: Emiliano Bonazzoli subentrato al Chievo, Carobbi tecnico della Fiorentina, Piovani al Sassuolo, adesso Maurizio Ganz al Milan. Da settembre, aspettiamo stadi meno vuoti e meno biglietti omaggio.

Da “Il Giornale”

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