Il Messaggero. Atalanta – Bologna 5-0, lo spettacolo della Dea, sempre e comunque. Il calcio rutilante di Gasperini, molto meglio dell’Inter. Il caracollare di Malinowskyi, da Ucraina di Lobanowskji. I voti sul cartaceo

(corriere.it/LaPresse)

Più di una partitina a poker, con la manita al Bologna l’Atalanta è lì, in pole position per la Champions league, e magari per chiudere con uno storico secondo posto. Gasperini lo meriterebbe, per la continuità del gioco, per quanto migliora i calciatori. 
Lo sparring partner resiste per un quarto di gara, il Cagliari ha raggiunto il Benevento e per ora anche il Torino a -7 dai rossoblù, a 5 giornate dalla fine il divario basterà, anche se i granata hanno due gare in meno. E’ un match aperto, come tanti in questa primavera, con la parata di Skorupski su Muriel. Petroniani con la difesa a 3, De Silvestri gioca a sinistra, inconsueto, perchè evidentemente Skov Olsen a destra incide di più, duettano, l’ex torinista però manca la deviazione. Gollini chiude sul danese e poi in tuffo. Il calcio arabescato di Gasperson è sublimato dal vantaggio, Malinovskyi parte da destra, trova Muriel al limite dell’area, spalle alla porta, assist di tacco (fra Danilo e Soriano) e sinistro angolato, per la 6. marcatura stagionale, dopo le 8 di un anno fa. L’ucraino da due mesi fa meglio di Ilicic, 4 gol e 5 assist. Muriel slalomeggia, ondeggia come un ballerino, piazza sul secondo palo e trova, appunto, il palo. 
Il Bologna non ha le individualità della Roma, non sa recuperare, i bergamaschi comunque sprecano. Aspettando la finale di coppa Italia, pressano, inseguono, serpentineggiano, per mostrare di essere vincenti anche senza Gomez. Il centrocampo è solido e dinamico, la copertura del campo è perfetta, la concentrazione elevata. Pesano le 7 assenze emiliane, contro il solo Gosens, squalificato. Il match si archivia prima dell’intervallo, con l’errore di Danilo, trattiene Romero, nel duello in area fra centrali: una trattenuta come tante, ma talmente evidente da non passare inosservata, tantomeno all’eventuale Var. Muriel si conferma preciso, dal dischetto, in carriera ha sbagliato solo un anno fa, contro l’Inter: raggiunge le 19 reti (e 8 assist), è il primato personale, a 30 anni. Alla ripresa Schouten è in ritardo su Romero, interviene con il piede a martello sul ginocchio, altra decisione azzeccata, arriva la quarta espulsione della stagione, per l’olandese è la seconda in A. Muriel continua a imperversare, comunque il Bologna è vivo. Sino al tris, di Remo Freuler, dal lavoro di Zapata spalle alla porta, con dribbling di Danilo. Giunge anche la rete di Zapata, liberato da Malinovskyi. Soumaro rischia il rigore sul centravanti, la cinquina è di Miranchiuk, su appoggio di Maehle. Il Bologna finisce in 4-4-1, con il gol della bandiera sbagliati da Baldursson e da Orsolini.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

Atalanta-Bologna 5-0
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 6,5; Toloi 6 (26’ st Caldara 6), Romero 6,5, Djimsiti 6,5; Hateboer 6,5, De Roon 6,5, Freuler 7 (16’ st Pessina 6), Maehle 6,5; Malinovskyi 7,5 (26’ st Ilicic), Muriel 7,5 (16’ st Miranchuk 6,5); Zapata 7 (33’ st Lammers ng). Allenatore Gasperini 8.
BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski 6; Antov 5, Danilo 4,5, Soumaoro 5,5; Skov Olsen 6 (27’ st Orsolini 5,5), Schouten 4,5, Svanberg 5,5 (18’ st Mbaye 5,5), De Silvestri 5,5 (11’ st Vignato 5); Soriano 5 (11’ st Baldursson 5,5); Palacio 5,5, Barrow 5 (27’ st Poli 5,5). Allenatore Mihajlovic 4,5.
Arbitro: Fabbri 6,5.
Note: espulso Schouten al 4′ st per fallo pericoloso. Ammonito Danilo. Angoli 7 a 3 per l’Atalanta.

Sul cartaceo de Il Messaggero

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