Il Messaggero. Debutto di Sky fra i dilettanti: commento di Gaia Brunelli affiancata dall’emozionato Sandro Melli. Il Parma esordisce con i tre punti conquistati ad Arzignano, ma il rigore è più che dubbio

gaia brunelli e sandro melli

Gaia Brunelli e Sandro Melli

La versione integrale del commento per il Messaggero.

Parma

La voce di Sandro Melli è più nasale del solito, per l’emozione. Il Parma che aveva lasciato un anno fa in Europa league, poi revocata per la mancata licenza Uefa, era finito in serie B, diventata D per il fallimento, ma ricomincia con una vittoria. La situazione è gattopardiana, si cambia per non cambiare. Melli era il team manager, scrisse due lettere su facebook ai limiti della querela, indirizzate all’ex presidente Tommaso Ghirardi e all’ex ad Pietro Leonardi. “Vergognatevi”, ripeteva a entrambi. Ha 46 anni, è stato bandiera del Parma, autografò il gol della prima promozione in A, fu il primo crociato a raggiungere la nazionale, con Sacchi (altro ex di lusso, anche da dirigente) e poi 15 e passa anni da tm. Era fra i più pagati d’Italia, per il fallimento ha sofferto come nessuno, adesso fa il commento tecnico per Sky. E’ al debutto, in assoluto, centellinava le apparizioni. E’ fuori dal Parma ma è ancora dentro per la diretta domenicale, mentre il dt Minotti, suo ex capitano, è tornato qui eppure mantiene la collaborazione con Sky. Questioni economiche, il nuovo Parma ha compensi minimi, per il calcio nazionale, naturalmente massimi per la serie D.

Non era mai successo che Sky seguisse una squadra fra i dilettanti, il Cervia di Ciccio Graziani era su Italia1 per il reality Campioni, dall’Eccellenza venne effettivamente promosso. Fu allora, un decennio fa, che si rivelò Ilaria D’Amico, adesso la telecronista per la tv diretta da Massimo Corcione è Gaia Brunelli, voce acuta e sicura. “Inizia con una vittoria il cammino del Parma verso il ritorno in serie A”. Chiude la telecronaca così, perchè la squadra di Gigi Apolloni, altro ex di prestigio, vince ad Arzignano, provincia di Vicenza (1-0), grazie al rigore (più che dubbio) di Musetti, protagonista in Lega Pro nella Cremonese.

La rosa è zeppa di sconosciuti testati con il temporary camp, spicca Miglietta, tornato in B con il Novara, a maggio, ma più che altro per il nome: Crocefisso. Potessero, migliaia di parmensi metterebbero in croce Ghirardi e Leonardi e chiedono una pena anche per i ladri di sogni, l’albanese Taci e i Giordano, avvocati romani, padre e figlio, e per Manenti.

In tre mesi si è passati dallo splendido manto del Tardini al campo gibboso della provincia berica, l’entusiasmo è cresciuto, con 800 in trasferta dal ducato e il coro chiave, anche nel recupero: “Nevio Scala, portaci in Europa”.

Urlano forte ma non ci credono, perchè la ripartenza ha un budget basso e il triplice salto di ritorno, dalla serie D alla A è complicatissimo. Intanto però il presidente Nevio Scala si gode il suo calcio biologico. “Come l’agricoltura di casa mia – racconta -, qua vicino, a Lozzo Atestino, provincia di Padova. Senza veleni, in tutti i sensi”.

Il Parma di Guido Barilla (vero presidente) ha il progetto internazionale di crowdfunding, affidato a Gianluca Vialli, fischiato alla presentazione perchè simbolo della Juve. Realizzerà al Tardini il museo permanente del Parma e l’azionariato diffuso: dai 200 soci attuali si punta ai 1000. Traguardo facile, per una società da 9mila abbonati. Il triplo rispetto al Carpi debuttante in A.

 

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