Il Messaggero. Volley, tanta solidarietà a Paola Egonu. Draghi: “E’ un orgoglio dello sport italiano”

(ilmessaggero.it)

Tanta Italia chiede a Paola Egonu di restare con l’Italia. Telefona il premier uscente, Mario Draghi, esprimendole “piena solidarietà. L’atleta azzurra è un orgoglio dello sport italiano, avrà future occasioni per vincere altri trofei indossando la maglia della nazionale”. Paola deciderà a gennaio, magari dopo il mondiale per club con il Vakifbank, raggiungerà Istanbul già in settimana, per iniziare il campionato turco, a fine mese.
L’Italia le chiede di essere presente anche la prossima estate, per la Nations league, che potrebbe avere le finali da noi, e per gli Europei, con la gara inaugurale nel nostro Paese: 4 le città organizzatrici, con il match di apertura, il girone delle azzurre, alcuni ottavi di finale e magari due quarti.
Ha toccato le coscienze quella frase choc pronunciata dall’opposta al procuratore Marco Raguzzoni, rientrato ieri sera dall’Olanda, a Modena. “Mi hanno chiesto perchè sono italiana”. Lui pensava che l’avesse udita da un tifoso passante, non poteva essere, gli italiani presenti ad Apeldoorn erano poche centinaia e veri appassionati di volley. Ma neanche sbandati avrebbero forse il coraggio di pronunciare qualcosa di tanto razzistico di fronte a una campionessa. Difficile è scovare su google quella insinuazione, firmata con un nickname e poi magari cancellata. Paola l’ha letta venerdì, dopo l’1-3 di semifinale con il Brasile, magari sul telefonino di una compagna. Di certo gli insulti sono rituali, quando la nazionale di pallavolo non vince. Nel 2019 fu bronzo agli Europei, a Egonu arrivò un “Tornatene al tuo paese”, lei replicò sulla Rai: “Guardassero la loro vita, prima di parlare”.
Un insieme di frasi l’ha fatta piangere, in parallelo alla delusione per la finale sfumata e al sovraccarico nervoso legato a un anno senza stop. Agosto 2021, olimpiadi in Giappone, uscita ai quarti. Settembre, Europei in Serbia, oro. Ottobre, supercoppa a Modena, vinta, Conegliano-Novara 3-1. Epifania, supercoppa a Roma, 3-2 in rimonta, sempre sulle piemontesi. Maggio, a Monza, 3 partite a 1 e scudetto. Sempre con l’Imoco, allenata da Daniele Santarelli, oro mondiale con la Serbia, 3-0 al Brasile. E poi una infinita Nations league con quel 3-0 illusorio in finale, con il Brasile. Amichevoli e poi questo mondiale dalle 12 partite, una sola in panchina.
Una telefonata affettuosa le arriva dal presidente del Coni Malagò: “Non prendere decisioni affrettate, ti siamo accanto, ci vediamo al rientro dalle tue meritate vacanze”. Trascorrerà pochi giorni magari con Giuditta Lualdi, l’amica del cuore, che ora gioca a Busto Arsizio, in A1. Malagò potrebbe andare in Turchia per convincerla a non levarsi l’azzurro. Il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi conferma che “è stato sfogo a caldo, determinato da quattro imbecilli da social. Con 5 mesi di ritiro, era normale che fosse stressata”. Ci sono passati tanti campioni, su tutte la ginnasta Simon Biles, a Tokyo, a 24 anni, gli stessi che Paola compirà a dicembre. “La prossima convocazione è ad aprile 2023, ci sarà. La pallavolo propone integrazione piena. Paola ha sensibilità incredibile, va lasciata tranquilla. Fece 4 anni di club Italia, ha l’azzurro cucito”. Abituata alle interviste dai 13 anni, preferisce la tv, è stata anche conduttrice de Le Iene, per due puntate. Il presidente di Lega Fabris ricorda: “Un altro veneto, Roberto Baggio, sbagliò il rigore ai mondiali del ’94, sempre contro il Brasile, subì di tutto, anche perchè buddista, cacciatore e con il codino”. La vicenda Egonu unisce la politica, il Pd con l’ex ct Berruto, Letta, Orlando e Zan, la Lega (Salvini) e i 5 stelle (Conte e Fico). Ha ragione il presidente dell’Alto Adige Kompatscher: “E’ stupido nazionalismo, accadeva anche agli altoatesini di lingua tedesca e ladina”.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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