Il Parma sarebbe dovuto ripartire dalla serie D già con il fallimento della Parmalat, adesso c’è una categoria di meno e in 3 anni può rientrare in serie A.

Vanni Zagnoli in Albania, negli studi di Agon channel
Vanni Zagnoli in Albania, negli studi di Agon channel

 

Se c’è una cosa che non sopporto, nel giornalismo come nella vita, sono i casi particolari, i figli e figliocci, le regole che non valgono per tutti.

Nel calcio, è molto facile. La Lazio avrebbe dovuto fallire come il Parma, il pagamento dilazionato del debito in 23 anni se fosse stato applicato all’intero calcio italiano nessuna società o quasi sarebbe mai fallita.

Gli industriali sono ripartiti con il Parma 1913, in 23 anni avrebbe persino potuto fronteggiare i forse 200 milioni di euro di debiti accumulati da Ghirardi.

Alcune società sono fallite in corsa e hanno mantenuto il titolo sportivo e la categoria, come il Bari e l’Ascoli di recente.

Il Parma sarebbe dovuto ripartire dalla serie D già con il fallimento della Parmalat, adesso c’è una categoria di meno e dunque in 3 anni può rientrare in serie A.

Nei ripescaggi, nelle cancellazioni e ripartenze serve il massimo dell’equità.

Non esiste: “Questa società è molto blasonata e molto tifata e allora la favoriamo”. Mai.

 

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