Il Secolo XIX. La Roma domina il primo tempo, nel secondo cala con l’uscita di Pjanic e rischia. Nainggolan, rigore (sbagliato da Berardi) più espulsione

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Sassuolo e Roma hanno offerto un buono spettacolo

VANNI ZAGNOLI

REGGIO EMILIA. La prima di Diego Perotti è buona, per la Roma, arretra esaltando così la velocità di Salah ed El Shaarawy. Arriva allora anche la prima vittoria esterna, per Spalletti, grazie però anche al rigore sbagliato da Berardi, a 3’ dalla fine.

All’11’, Pjanic lancia Salah, Peluso non è posizionato bene e l’egiziano segna il terzo gol nelle tre partite contro il Sassuolo, poi si inginocchia con Keita per ringraziare Allah. La nebbia c’era solo sino all’alba, anche il campo è perfetto e per un tempo esalta le idee giallorosse. Perotti fa davvero il falso nueve, è molto più utile di Dzeko. Con Spalletti c’è tanto palleggio in più, non si aspetta. Vrsaljko tocca con la spalla El Shaarawy, non controlla le gambe e lo travolge, ci stava il rigore. Maicon ha due occasioni, Consigli si oppone al cross, poi il brasiliano spedisce fuori un raid degno del triplete interista. A destra la Roma domina, Cannavaro salva su El Shaarawy. Il finale di primo tempo è più neroverde, complice l’uscita di De Rossi (contrattura al polpaccio sinistro) per Gyomber. Nella ripresa è ancora show delle ali, Szczesny nega il pari a Berardi, Salah si divora il raddoppio. Gli emiliani migliorano la circolazione di palla, Trotta per la prima volta titolare ha solo mezza occasione. Sansone, invece, è penalizzato da due fuorigioco inesistenti. La migliore chance è comunque per El Shaarawy, che fa volare Consigli. Acerbi impegna il portiere, ma all’87’ Nainggolan atterra Pellegrini e viene espulso per seconda ammonizione. Berardi calcia in curva. La Roma non prende gol, è già tanto, nel 2016 è la prima volta e anche un pizzico di ostruzionismo è utile.  Allo scadere la magia di Perotti sulla destra e la chiusura di El Shaarawy: 0-2.

 

 

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