Ilmessaggero.it, Ilgazzettino.it, basket. Kramer contro Kramer, Sacchetti padre sfida il figlio capolista, con Brescia. Cremona è da final8, come due anni fa. A Torino c’è il Bayern Monaco, come fosse Champions league di calcio, è Eurocup. Djordjevic: “Vinceremo quanto il soccer”. I giocatori: “Ci scambiamo le visite con i campioni”

Con Djordjevic, ct della Serbia, mancato ct azzurro

http://sport.ilmessaggero.it/altrisport/stasera_un_po_kramer_contro_kramer_sacchetti_padre_sfida_figlio_capolista_bayern_torino_vinceremo_quanto_calcio-3459492.html

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L’anno del basket inizia con emozioni. Milano si rinforza con un lituano da Nba ma ormai ha poche chances di rientrare fra le prime 8, Repesa aveva fatto appena peggio, ma meglio in campionato, nel girone d’andata.
Stasera si completa la fase ascendente, escluso che per le tre di Eurocup. A Torino arriva il Bayern, Sasha Djordjevic, che il presidente federale Petrucci voleva portare in nazionale per il dopo Messina, finchè ha ripiegato su Meo Sacchetti, non inferiore. Sacchetti torinese, per l’appunto. I tedeschi hanno perso a Reggio Emilia la scorsa settimana, appena la 2^ partita stagionale, tanti vanno a vedere il calcio e viceversa, hanno anche le squadre femminile. “La parola d’ordine è vincere, sempre”, conferma Alexander Djordjevic, ct della Serbia, finalista europeo, capace di eliminare l’Italia ai quarti. La polisportiva è di esempio, tedesca nelle arene e nella disciplina. Anche Trento e Reggio hanno speranze di avanzare, gli emiliani sono gli unici vincitori di coppe delle ultime 4 stagioni, nel basket italiano.
La suggestione di serata è però a Brescia, dove la capolista con Brian Sacchetti sfida la Cremona del ct, a due punti dai playoff, dopo il ripescaggio scorso, preceduto però da una semifinale di coppa Italia.
Sacchetti contro Sacchetti è la storia delle storie, Meo figlio di un profugo romeno, che all’anagrafe è Sachet, nato ad Altamura, Puglia (l’anno scorso allenava Brindisi) e poi emigrato a Termini Imerese, Palermo, e a Castellavazzo, Belluno.
A occhio è un unicum che un ct azzurro dal doppio incarico – già si è rarefatta la compatibilità – arriva a sfidare il figlio al top della carriera, al punto che l’ha esordire in nazionale. Brian tatuatissimo e muscolare, Meo mai stato un fuscello, 64 anni ispido, come carattere, ma grande umanità, hanno. Stasera in Lombardia è un po’ come Kramer contro Kramer, via.

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